sabato 2 febbraio 2013

DI PIETRO A POLICORO: “IL PD E' STATO INGORDO, MA VOGLIAMO ALLEANZA PROGRAMMATICA DI CENTROSINISTRA”

Visita “lampo” ieri pomeriggio del Presidente nazionale dell'IDV Antonio Di Pietro al centro giovanile “Padre Minozzi” di Policoro. L'iniziativa elettorale di Rivoluzione Civile, lista che candida a premier il magistrato Antonio Ingroia, è durata, infatti, poco più di mezz'ora ed è stata aperta dall'intervento dell'assessore e segretario regionale Rosa Mastrosimone, che si è detta “fiera di essere il segretario dell'IDV perché in Basilicata abbiamo contribuito a risolvere tante problematiche. Il nostro candidato è Antonio Ingroia, chiunque dica cose diverse da queste le dice per strumentalizzare la mia presenza a favore della sua campagna elettorale. Noi crediamo - ha continuato l'assessore - che la politica deve rinnovarsi, per questo nell'IDV c'è stata la scelta condivisa di dare priorità alla società civile”. Infine ha ringraziato Gianni Fabbris, portavoce del comitato “Terre joniche”, per aver evitato la vendita all'asta di un'azienda agricola e ha ricordato che la Basilicata è stata esclusa dai fondi per l'alluvione.

Antonio Di Pietro, invece ha spiegato nel suo intervento come e perché L'IDV si presenta nella lista di Rivoluzione Civile e ha ricordato che il suo è stato l'unico partito coerente a stare all'opposizione prima di Berlusconi e poi di Monti.”Noi siamo stati contro perché abbiamo capito da subito che le politiche di Monti facevano l'interesse di pochi e i danni di molti e che per far quadrare i conti ha aumentato le tasse e ha utilizzato i fondi per spese che poteva fare a meno di spendere. Questa lista è nata dal senso di responsabilità di tutte quelle forze politiche che dentro e fuori il Parlamento si sono opposte a questo modello. Ci siamo presentati con una lista unica per essere più forti e per fare qualcosa. Il nostro avversario – ha continuato Di Pietro – è il governo delle destre. Noi non vogliamo rompere con il Pd, ma vogliamo un centrosinistra coerente con quello che dice. In Lombardia, in Molise e alle comunali siamo nel centrosinistra, mentre a livello nazionale il Pd è stato ingordo, perché pensava di vincere da solo, ma ora è più difficile a causa della candidatura di Monti. Se i cittadini daranno forza a Rivoluzione Civile, noi il giorno dopo andremo lì a mettere sul tavolo un'alleanza di programma con il centrosinistra. Il nostro non è un voto di protesta o a perdere, ma è un voto di governo”. Infine Di Pietro ha spiegato che Antonio Ingroia è stato scelto come candidato premier perché è stato uno con la schiena dritta e che non si è mai paragonato a Falcone e Borsellino.

Erano seduti accanto al leader dell'IDV il Senatore Aniello Di Nardo, capolista di Rivoluzione Civile in Basilicata per il Senato e l'onorevole Antonio Palagiano, terzo nella lista per Montecitorio mentre erano presenti nel pubblico il blogger Ottavio Frammartino e Ivano Farina dell'associazione Karakteria.

Prima del suo intervento Di Pietro si è fermato con i cronisti dichiarando che una parte degli utili prodotti dalle estrazioni in Basilicata deve rimanere sul territorio e che non c'è il rischio di rompere le alleanze territoriali con il centrosinistra.

Infine Rosa Mastrosimone ha dichiarato ai nostri microfoni che la presenza di Di Pietro a Policoro rappresenta il segno di dare importanza al territorio in un momento decisivo che precede la guida del Paese e ha ribadito che anche in Basilicata l'IDV resterà nel centrosinistra.

(dal sito www.ilmetapontino.it)

giovedì 31 gennaio 2013

REGIONE. ON LINE I COSTI DEI CONSIGLIERI, DEI GRUPPI. GARANZIE PER COLLABORATORI E PORTABORSE

I cittadini lucani, dopo l'approvazione delle ultime norme, potranno consultare nuovi documenti sul sito web del consiglio regionale (www.consiglio.basilicata.it). Sono stati infatti pubblicati nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito” le schede relative alle indennità dei consiglieri e alle spese di funzionamento dei gruppi consiliari. E' inoltre possibile consultare, a garanzia di una informazione completa, le precedenti normative e i riferimenti legislativi. Infatti dal 1 gennaio 2013 è entrata in vigore la normativa (Legge regionale 21 dicembre 2012, n. 27) che modifica la disciplina del trattamento economico dei consiglieri, che riceveranno a titolo di indennità di carica una somma lorda mensile di 6.600 euro. Invece, fino al 2012, l'indennità era pari al 75% di quella di un parlamentare (10.435 euro lordi) e corrispondeva a 7.826,25 euro lordi. A questa cifra che è uguale per tutti si aggiunge un' indennità di funzione mensile, che varia in base all'incarico ricoperto. Per esempio il Presidente della Giunta o del Consiglio ricevono 2.700 euro lordi per questo ruolo, ma prima delle nuove disposizioni ricevevano il 30% dell'indennità parlamentare, cioè 3.130,50 euro lordi. L'indennità di funzione di un assessore è invece di 1.350 euro lordi contro i 1.565,25 fino all'anno scorso.

Per l'assegno vitalizio (assegnato a partire dal 65° anno di età), che è stato abolito dalla prossima legislatura insieme all'indennità di fine mandato, viene applicata una trattenuta del 23% (1.518 euro) sui 6.600 euro della somma ricevuta per la carica. Sul totale delle indennità lorde si applicano inoltre le ritenute fiscali (irpef). Quindi a conti fatti lo “stipendio” netto del Presidente della Giunta è di 4.352,17 euro, mentre quello di un semplice consigliere, senza nessun incarico particolare, è di 2.813,17.

Inoltre i consiglieri ricevono mensilmente a titolo di spese per l'esercizio del mandato 4.500 euro lordi mensili, mentre gli assessori esterni 2.250 euro. In passato questa voce si chiamava diaria e corrispondeva a 3.240,20 euro. Per le missioni dei consiglieri regionali, che per l'esercizio del loro mandato, si recano fuori dal territorio regionale spetta una somma giornaliera di 150 euro (in Italia) e 180 euro (all'estero) con una diminuzione di quasi 10 euro rispetto a prima, mentre è rimasta di 100 euro la decurtazione per le assenze non giustificate. Nei documenti inseriti online si legge che i collaboratori dei consiglieri saranno garantiti fino al termine della legislatura attraverso contratti di diritto privato da stipulare sulla base delle norme vigenti e nei limiti della spesa sostenuta nel 2012. In totale i collaboratori dei gruppi consiliari o dei singoli consiglieri sono 66 per una cifra assegnata, attraverso la delibera n°3 del 2 gennaio 2013, di 300 mila euro.

Non si fa invece riferimento, nelle nuove normative, a voci presenti fino al 2012 come il rimborso per le spese di segreteria e di rappresentanza (2.675,29 euro con obbligo di rendicontazione) e le spese di viaggio per i consiglieri non residenti nel capoluogo, pari ad un terzo della benzina verde necessaria. In totale il Consiglio regionale ha inserito nel bilancio 2012 per gli “stanziamenti di spesa per il funzionamento degli organi del consiglio regionale” che comprendono tutte le spese sopracitate una cifra che supera gli 11 milioni di euro (11.180.246,70 euro).


Per le spese di funzionamento dei gruppi consiliari (spese organizzative, di rappresentanza, di funzionamento, di aggiornamento, studio, documentazione, postali, di cancelleria, telefoniche consulenze qualificate di esperti, stipula di convenzione con agenzie, società o cooperative di servizi per l'acquisizione di servizi ed assistenza amministrativa e far conoscere l'attività dei Gruppi Consiliari) la nuova normativa del 2013 prevede che sia assegnato ad ogni gruppo un contributo annuo di 5.000 euro per ogni consigliere, a cui si aggiunge una somma ulteriore moltiplicando 0,05 per abitante, secondo l'annuale rilevamento ISTAT della popolazione residente. Per l'anno 2013 la spesa totale del Consiglio per i gruppi, come si legge nella delibera n°4 del 2 gennaio scorso, sarà di 179.375,85 euro. Negli anni scorsi la cifra era molto più alta: nel 2012 i fondi erogati ai gruppi consiliari corrispondevano a 555.852 euro, mentre nel 2011 a  circa 650mila euro. Infatti ogni gruppo poteva contare su una quota fissa mensile di 1.060 euro a cui si aggiungeva un'altra entrata in base al numero di consiglieri e agli incarichi istituzionali di ciascuno di loro. Inoltre nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito”, come prevede la legge, si possono consultare anche i curricula e le retribuzioni dei dirigenti, i tassi di assenza e di presenza del personale di Via Anzio, gli accordi sindacali, i contratti relativi ai rapporti di collaborazioni esterne e alle consulenze e il codice disciplinare dei dipendenti pubblici.


LA TRASPARENZA, UN OBBLIGO PER LA P.A.: Dal decreto sviluppo al F.O.I.A.

Il decreto sviluppo approvato dal governo Monti prevede dal 1 gennaio 2013 l'obbligo per le le amministrazioni pubbliche di divulgare tutti i dati, perchè valido strumento di controllo del potere da parte dei cittadini. A questo si aggiunge anche il provvedimento, approvato qualche giorno fa: il “Freedom of Informationa Act” italiano (FOIA). Con questo atto si intende dare attuazione al principio di trasparenza intesa come “total disclosure”, cioè “accessibilità totale delle informazioni su ogni aspetto dell’organizzazione e dell’attività amministrativa, del perseguimento delle funzioni istituzionali e dell’utilizzo delle risorse pubbliche.” Il FOIA prevede pubblicità, trasparenza, pubblicazione dei dati sui siti istituzionali, totale accessibilità, tracciabilità sui motori di ricerca, diritto di accesso civico, qualità e chiarezza delle informazioni, amministrazione trasparente, piano triennale per trasparenza e integrità, pubblicazione curriculum, stipendi e incarichi dirigenziali. Per essere operativo il provvedimento deve ora passare ora al vaglio del Garante della privacy e della Conferenza unificata. Ci saranno “stangate” durissime, anche sugli stipendi, per chi non si adegua agli standard. Sul portale Eradellatrasparenza.it, lanciato da “Agorà Digitale”, associazione no-profit indipendente, i cittadini possono verificare se la loro amministrazione è già in regola. Altro strumento molto importante è la “Bussola della trasparenza”, un portale creato dal governo per monitorare i progressi in questo campo e per accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.

(dal sito www.ilmetapontino.it)

mercoledì 30 gennaio 2013

UNIVERSITA’: BORSE DI STUDIO, LA REGIONE STANZIA 9 MILIONI DI EURO, IL SUSSIDIO AL 92% DEGLI STUDENTI


La giunta regionale ha aumentato le risorse destinate alle borse di studio grazie allo stanziamento di 9 milioni di euro. Quest’anno sarà, infatti il 92% degli studenti a ricevere il sussidio, 12.471 su 13.503: un passo avanti rispetto all’anno scorso in cui gli idonei furono solo il 54%. Gli studenti sono soddisfatti per la scelta della Regione, ma continuano a protestare per l'aumento da 77 a 140 euro della tassa regionale per il diritto allo studio. Ai nostri microfoni Alba Sasso, assessore regionale alla formazione.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

GIUDIZIARIA: TEST TRUCCATI MEDICINA, TRE CONDANNE E SETTE ASSOLUZIONI

Cade l’accusa di associazione a delinquere per il prof. Pollice

Arrivano le prime condanne nel maxiprocesso sui test di truccati alla Facoltà di Medicina. Dopo il patteggiamento, a distanza di quasi cinque anni dall’avvio delle indagini, il Gup Marco Guida ha condannato tre degli imputati; sette invece le assoluzioni. Due studentesse e il padre di una delle due ragazze sono stati condannati ad un anno di carcere con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Inoltre i tre imputati nel processo, celebratosi con rito abbreviato, sono stati condannati a risarcire l’Università con 15mila euro per il danno d’immagine. Altri tre studenti e il padre di uno degli universitari sono stati invece assolti. Cade infine l’accusa di associazione per delinquere per il professor Marcantonio Pollice, che aveva patteggiato lo scorso anno 1 anno e 8 mesi, considerato dalla procura la mente dell’organizzazione con sua moglie e suo figlio.

(dal sito www.controweb.it)

martedì 29 gennaio 2013

VALORI E CULTURA D'IMPRESA, NASCE A POLICORO "IMPRELIVE 2.0"


E' nata a Policoro una nuova associazione culturale: “Imprelive 2.0” , con l'obiettivo principale di “far emergere la consapevolezza del valore etico e culturale dell'impresa e della libera iniziativa in un territorio a rischio esclusione”.

Il dibattito di inaugurazione dal titolo “Vivere l'impresa”, svoltosi domenica 27 gennaio in uno dei Casalini, è stato aperto dall'intervento della presidente dell'associazione Teresa Carretta (dottore commercialista, dirigente del Pd di Policoro e candidata alle elezioni amministrative dello scorso maggio) che ha spiegato come “questa associazione nasce da una scelta condivisa di un gruppo di donne che credono e condividono l'idea di fare e vivere l'impresa e il valore dell'associazionismo”.

“Gli altri obiettivi di Imprelive 2.0 - ha continuato la presidente - sono stimolare lo spirito di iniziativa di giovani e donne e la loro creatività, promuovere corsi di formazione, essere luogo di riferimento e di aggregazione, essere piattaforma di conoscenza e di analisi del mondo delle imprese e diventare uno  strumento di partecipazione attiva, attraverso la collaborazione con le istituzioni”.

Imprelive 2.0 intende anche organizzare nella sua sede di Via Giovanni XXIII, concessa dal Comune, una serie di seminari, eventi formativi e dibattiti per far conoscere gli strumenti della cultura di impresa e per avviare partnership con altre associazione.

Un segno che questa associazione avrà un ruolo attivo nella città è la partecipazione all'incontro del Sindaco Rocco Leone e dell'assessore alla comunicazione Massimiliano Padula. Il primo cittadino ringraziando la presidente Carretta per l'invito, sottolineando però la distanza politica, ha dichiarato che “ha apprezzato l'iniziativa, che rientra nello spirito di questa amministrazione, cioè far emergere tutte le energie positive della città. Policoro deve diventare la capitale culturale del Metapontino - ha continuato Leone e ha concluso sottolineando un passaggio del discorso della presidente sulla trasparenza dicendo: “La cosa più difficile è essere amministratori onesti, perché essere trasparenti significa avere il coraggio di dire no anche a chi ti ha aiutato in campagna elettorale.”

L'assessore Padula, invece, è intervenuto dichiarando che “Policoro ha bisogno di persone come la dottoressa Carretta che discutono per affrontare i problemi. Ho apprezzato fin da subito questa idea di unire le buone volontà di questa comunità. Saper vivere l'impresa è necessario in una città viva con grandi potenzialità”. Infine ha terminato facendo un grande in bocca al lupo e invitando a fare molta attenzione e a dare sostegno morale a quelle persone che hanno uno spirito ottimistico e ambizioso di cui questa città ha bisogno.

A conclusione dei lavori è intervenuto Giovanni Robertella, dirigente dell'ufficio cultura della Regione Basilicata, che ha portato i saluti dell'assessore regionale alla formazione Vincenzo Viti, che era assente per problemi personali. Robertella ha suggerito di cambiare lo statuto perché secondo la sua opinione “un'associazione deve essere apartitica, ma non può essere apolitica, perché deve diventare gruppo di pressione, e quindi condizionare le scelte nella vita pubblica e sociale. Ogni associazione dovrebbe avere un ruolo “politico” nel senso più nobile del termine, cioè offrire idee alla politica per poter stare meglio. Un'associazione non può chiudersi, anzi dovrebbe federarsi con le altre associazioni, soprattutto in un mondo interconnesso come quello di oggi. Le associazioni dovrebbero coinvolgere tutti i cittadini e rappresentare quindi la società civile, che deve riappropriarsi del diritto di parola”. Il dirigente con una  citazione del sociologo e storico Marco Revelli, in cui si dice che “la politica produce i mali da cui ci dovrebbe tutelare”, ha terminato ribadendo che “la società civile deve fare la sua parte per restituire al futuro la sua dignità”.

Dopo il dibattito la presidente Carretta e la sua vice Chiara Farella, stimolate da una domanda sulla provocazione di Robertella, hanno dichiarato che “l'associazione rimarrà apolitica, nel senso che non avrà nessun segno distintivo, se non quello di intraprendere la politica culturale, come interesse esclusivo verso la città e i cittadini” e hanno ricordato che al momento ci sono 20 soci, ma che sono aperte le iscrizioni a chiunque condivida le finalità.

La serata si è poi conclusa con l'esibizione della pianista in erba Isabella Digirolamo, accompagnata dal Maestro Mimmo Massafra e con il concerto della Polimnia Vocal Ensemble del Maestro Lorenzo Salvatori di Turi, che hanno allietato i tanti presenti in sala.

(dal sito www.ilmetapontino.it)

PROFESSORESSA COCO INDAGATA PER TRUFFA

La professoressa Caterina Coco, accusata di aver organizzato una presunta truffa di una ventina di milioni di euro ai danni di alcune decine di risparmiatori di tutt'Italia, è stata inserita nel registro degli indagati con l’accusa di abusivismo finanziario. Perquisito anche l’appartamento romano della docente dalla Guardia di Finanza per cercare documenti utili all’indagine. Ma la professoressa potrebbe non essere l’unica persona finita nel mirino del procuratore aggiunto, Anna Maria Tosto e del pm Giuseppe Dentamaro: le fiamme gialle hanno effettuato altre acquisizioni e perquisizioni in tutta Italia. La docente Coco, nei giorni scorsi, attraverso il suo avvocato, Maurizio Giannone, si è detta pronta a spiegare alla magistratura che fine abbiano fatto i soldi dei risparmiatori. Intanto, proprio ieri sera, l’ Università Aldo Moro ha concesso l’aspettativa alla Coco e ha scelto chi sostituirà la docente sia per le lezioni che per il master.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 


OPERAZIONE ANTIMAFIA A BITONTO: SEQUESTRATI 1,4 MILIONI DI BENI

Confiscato un immobile anche a Bari

Beni per l’ammontare totale di circa 1,4 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a un nucleo familiare di Bitonto, il cui capofamiglia e' un sorvegliato speciale inserito in un'organizzazione criminale. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari, riguarda 2 immobili, 32 appezzamenti di terreno agricolo, 2 autovetture e disponiblita' su conti correnti bancari per 245mila euro. In una analoga attività, il Gruppo di Bari, in esecuzione di un provvedimento dello stesso Tribunale del capoluogo, ha confiscato un immobile di proprieta’ di un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, sequestrato a marzo 2012, in base alla normativa antimafia.

(dal sito www.controweb.it)

CRONACA: ATTI VANDALICI CONTRO IL COMITATO DI MONTI A BARI

La sede di Via Calefati oggetto di scritte e lancio di uova

La scorsa notte il comitato elettorale pugliese di Scelta Civica-Con Monti per l'Italia ha subìto un atto vandalico da parte di ignoti. Le vetrate esterne sono state oggetto di scritte contro il presidente del Consiglio e lancio di uova: nessun danno alle strutture è stato rilevato, tuttavia l’episodio è stato immediatamente denunciato alle autorità di pubblica sicurezza. Sulla vicenda è intervenuto Salvatore Matarrese, capolista pugliese alla Camera del movimento che ha definito il gesto “un atto vandalico in piena regola, che è frutto del clima avvelenato della campagna elettorale a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni. Certe dichiarazioni improntate al populismo o alla demagogia non aiutano e rafforzano la tendenza all'antipolitica contro cui è necessario combattere".

(dal sito www.controweb.it)



lunedì 28 gennaio 2013

SANITA’: BOOM DI RICORSI ALL’ASL DI BARI

Le richieste di risarcimento danni sono di 4 milioni di euro.

A Bari fare il medico è un mestiere sempre più rischioso. Infatti è aumentato del 50% negli ultimi anni il numero di ricorsi dei pazienti o dei loro parenti nei confronti dei medici. Un aumento che corrisponde a 4 milioni di euro di richieste di risarcimento danni. Dal 30 giugno 2011 all'1 luglio 2012 la Asl barese è stata chiamata in causa in 424 ricorsi. Di questi ben 166 sarebbero “danni per negligenza medica”. Questo problema ha spaventato anche un gigante del settore assicurativo come la Fondiaria Sai, che ha rinunciato nel marzo del 2011 a coprire le spese per ricorsi della Asl di Bari restituendo all’azienda sanitaria il premio assicurativo accantonato per i pagamenti in autoassicurazione, pari a 6 milioni e 268mila euro giudicati insufficienti coprire tutte le spese dei ricorsi. «La verità è che il 98,8 per cento delle denunce finisce con l'archiviazione o con l'assoluzione dei medici – dichiara Vito Trojano, presidente della associazione ostetrici e ginecologi italiani – molto spesso i pazienti sono sobillati dagli avvocati che promettono dei ricavi economici dalla battaglia legale. Il problema è che comunque vadano le cose si trova sempre un motivo per chiedere un risarcimento danni». Intanto il capogruppo Pdl in consiglio regionale Rocco Palese ha chiesto una convocazione d’urgenza delle commissioni bilancio e sanità per ascoltare in audizione gli assessori Attolini e Pelillo sui ritardi nei pagamenti dei fornitori da parte delle Asl.

(dal sito www.controweb.it)

ANTIMAFIA, “BARI SEDE LOGISTICA NAZIONALE DEI CLAN GEORGIANI”


Bari è diventata la base logistica principale in Italia della criminalità georgiana legata alla mafia russa. A lanciare l’allarme è la direzione nazionale antimafia nell’ultima relazione depositata nei giorni scorsi. Furti in appartamento, estorsioni, ricettazione, riciclaggio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono le attività in cui il predominio georgiano si sta estendendo, senza la resistenza dei clan locali. Inoltre si legge nella relazione che l’omicidio di un cittadino georgiano, avvenuto il 6 gennaio 2011 a pochi passi dalla stazione centrale di Bari sarebbe legato ad una faida tra i due principali clan georgiani. Il perché sia stato scelto il capoluogo pugliese come base logistica è semplice: su 6.500 georgiani regolari presenti in tutta Italia «ben 2.000 sono stanziati a Bari» dicono gli investigatori.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

CRISI COMMERCIO, BARI ADERISCE A MOBILITAZIONE NAZIONALE RETE IMPRESE ITALIA

Aderisce anche Bari quest’oggi alla giornata di mobilitazione nazionale per il commercio, indetta dalle associazioni di categoria aderenti a Rete Imprese Italia per reagire alla grave crisi che incombe sul Paese. I dati sono allarmati: l’anno scorso in provincia di Bari hanno aperto i battenti 2.161 attività, ma ne sono state chiuse 2.958 con un saldo negativo di 797 negozi. Si è registrato un aumento di attività chiuse pari al 42 per cento rispetto al 2011. Le associazioni si sono ritrovate davanti alla Camera di Commercio per un sit-in, mentre nel pomeriggio molti negozi spegneranno le luci delle loro vetrine per protesta. Ai nostri microfoni Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Puglia ha illustrato le principali cause di questa crisi, come l’eccessiva pressione fiscale, un crollo dei consumi senza precedenti e un difficile e costoso accesso al credito e ha spiegato il gesto simbolico di consegnare le chiavi delle attività a tutti i Sindaci della Provincia.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 


ATTUALITA’: CRISI COMMERCIO, ANCHE BARI ADERISCE OGGI ALLA MOBILITAZIONE NAZIONALE DI RETE IMPRESE ITALIA

Alle 11 sit-in davanti alla Camera di Commercio


Aderisce anche Bari quest’oggi alla giornata di mobilitazione nazionale per il commercio, indetta dalle associazioni di categoria aderenti a Rete Imprese Italia. I commercianti intendono reagire alla grave crisi che ha portato i consumi ai livelli di 15 anni fa e i redditi a quelli di 27 anni fa. L’appuntamento è alle 11 davanti alla Camera di Commercio per un sit-in, mentre nel pomeriggio molti negozi renderanno buie le loro vetrine per protesta.  “Non solo condivido la protesta dei commercianti e delle imprese che chiedono giustamente alla politica un impegno concreto – afferma il coordinatore cittadino Pdl, il senatore D’ambrosio Lettieri - ma sono convinto da una parte che sgravi fiscali, diminuzione del costo del lavoro e acceso al credito debbano essere azioni preminenti del prossimo governo nazionale, ma  ritengo dall’altra che occorre incalzare sulle proprie responsabilità anche chi amministra la città”.

(dal sito www.controweb.it)

MOBILITA’: LA REGIONE LANCIA IL BANDO “MENTELOCALE” PER IL RIUSO DELLE STAZIONI FERROVIARIE

L’assessore Minervini alle 11,30 in Regione presenta il progetto


Oggi, alle 11,30, l'assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini presenterà nella sala 'Ester Ada' della presidenza della Regione Puglia il bando "MenteLocale" per il riuso sociale degli spazi delle stazioni. Il progetto intende recuperare e restituire alla cura della comunità le stazioni per trasformarle in centri di vita e di sviluppo, in fucine di sperimentazione di buone pratiche per la mobilità sostenibile e la valorizzazione del territorio. Questa iniziativa, nata per contrastare i fenomeni di abbandono e deperimento dei beni immobili è promossa in collaborazione con le Aziende di Trasporto pubblico locale (Ferrovie del Gargano, Ferrovie Sud Est) nell'ambito di Crea-Attiva-Mente, il programma per la mobilità sostenibile della Regione Puglia. Possono presentare proposte progettuali le associazioni no profit e le organizzazioni del terzo settore, scaricando la modulistica dal sito internet www.mobilita.regione.puglia.it.

(dal sito www.controweb.it)