giovedì 21 marzo 2013

LAVORO: DOPO LA BRIDGESTONE ANCHE LA MAPEI HA INTENZIONE DI CHIUDERE LO STABILIMENTO DI BARI

Il gruppo del Presidente di Confindustria Squinzi lascerebbe a casa 15 famiglie.

Dopo il caso Bridgestone, una nuova vertenza potrebbe aprirsi a Bari. Infatti i dipendenti dell’azienda Mapei-Polyglass, che fa capo al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, fanno sapere con una nota che l’azienda ha l’intenzione di chiudere lo stabilimento barese, lasciando a casa e senza prospettive 15 famiglie. I lavoratori, anche se consapevoli di essere in numero decisamente inferiore rispetto ai colleghi di altre realtà locali, come ILVA o Bridgestone, mediaticamente e politicamente più rilevanti in questo momento, chiedono che venga posta la medesima attenzione da parte dei media e dei politici locali, sulla loro vertenza. Infine gli operai non comprendano come uno stabilimento, il cui fatturato è cresciuto nel primo trimestre del 2013 in maniera considerevole rispetto allo scorso anno, rischi di chiudere e puntano il dito contro Squinzi reo di una condotta contraddittoria: da un lato, dicono i dipendenti, più volte negli ulitmi mesi ha dichiarato che "il Sud deve diventare una grande opportunità per il nostro Paese, perché una crescita dell’Italia passa anche attraverso una crescita accelerata del Mezzogiorno”, dall’altro però chiude uno stabilimento nel Mezzogiorno.

(dal sito www.controweb.it)

mercoledì 20 marzo 2013

ALTRAGRICOLTURA "OCCUPA" L'AZIENDA CONTE. NASCE “RINASCITA LUCANA” PER SCONGIURARE LA VENDITA ALL'ASTA.

“Noi da oggi prendiamo possesso di questa terra come associazione”. Così ha detto ieri Gianni Fabbris, portavoce nazionale di Altragricoltura, durante l'occupazione delle terre dell'azienda agricola “Fiordisalumi” di Leonardo Conte. L'azienda, che si trova in località Madonnelle nel Comune di Tursi al confine con il territorio di Policoro, è la prima a fare biologico in Basilicata; fu messa in ginocchio da un'infondata operazione di sequestro prima e macellazione coatta degli animali poi, negli anni '90, e non si è più ripresa da un danno economico insopportabile imboccando la strada di una crisi finanziaria che ha visto pignorare i suoi beni. Una parte di questa azienda qualche settimana fa è stata venduta all'asta ed è stata comprata per circa 80mila euro, a fronte di un valore di circa mezzo milione di euro.

È per contrastare questa vendita che ieri pomeriggio Altragricoltura, insieme ad una ventina di agricoltori ha occupato simbolicamente le terre, piantando alcuni alberi di ulivi e dando vita, attraverso un'assemblea costitutiva, ad un'associazione, che si chiamerà “Rinascita Lucana”. Con questa associazione “difenderemo non solo questa, ma anche le altre aziende in difficoltà, che sono a rischio di chiusura perché vendute all'asta o perché a rischio di essere soggetti usurati, ha spiegato ieri durante l'assemblea Gianni Fabbris, che ricoprirà anche il ruolo di Presidente. “Siamo un primo gruppo di una ventina di persone, ma abbiamo l'obiettivo di raccogliere quanta più gente possibile, ha continuato Fabbris. “L'associazione ha l'obiettivo di difendere concretamente questa azienda dalla vendita, ma anche di rilanciarla. La proposta di nome dell'associazione, “Rinascita Lucana”, è un nome che guarda al futuro, ma sopratutto al passato. Il nome di Rinascita è un nome storico in tutte le campagne meridionali ed era legato alle cooperative che nascevano dal movimento che occupava le terre una sessantina di una fa. Questa è la prima occupazione in Basilicata da 40 anni a questa parte”, ha concluso il neopresidente.

Un altro obiettivo di Rinascita Lucana è di creare un Gat (Gruppo acquisto Terreni) con il fine di costituire e sostenere gruppi di cittadini risparmiatori per l’acquisto condiviso di una tenuta agricola e la sua conduzione con metodi moderni e sostenibili. Gianni Fabbris con questa operazione, la prima nel sud Italia, intende raccogliere 1 milione di euro e costringere chi ha comprato all'asta a “ritornare indietro e riprendersi i soldi”. “Non metteranno mai piede qui e mai avranno questa terra”, ha dichiarato Fabbris e ha indicato come due le soluzione possibili: o si fa un accordo o  il cognome di questi signori farà rima con sciacalli. Fabbris, in colloquio informale, si dice sicuro che queste persone siano di Policoro e punta il dito contro un gruppo di interessi, che insieme ad un “famoso” studio legale della città jonica sfrutta queste situazioni per comprare all'asta beni a basso costo. Il 5 marzo scorso, spiega il portavoce di Altragricoltura, chi ha comprato doveva versare l'intera somma e un commercialista di Matera, dove è avvenuto l'acquisto, doveva rendere noto il nome del compratore, ma questo non è ancora avvenuto.

Il proprietario dell'azienda, Leonardo Conte, si dice pronto anche a dare la sua vita pur di difendere l'azienda di famiglia da questa vendita all'asta. “Il significato di questa occupazione – spiega Conte - è che non si può svendere il lavoro di una vita. Non sono contrario a pagare i miei debiti, ma voglio essere messo in condizione di pagarli onestamente. Da questo a svendere un bene dove ho lavorato una vita non è una cosa giusta, continua Conte. Io non ho perso l'azienda perché sono andato a giocare al casinò, io ho cercato di portare sempre avanti la mia famiglia, purtroppo ho avuto un incidente di percorso causatomi dalle istituzioni dal 1993. In conclusione Conte chiede giustizia alle istituzioni, “che si faccia luce prima su quello che mi è stato fatto. Non vorrei che venga la mafia o uno sciacallo, come è stato definito da Gianni Fabbris, a comprarsi un bene che vale mezzo milione di euro, per un sesto di quello che vale”.

La giornata si è poi conclusa nella sala consiliare del Comune di Policoro, dove si è svolta un'assemblea pubblica, dove erano presenti anche il Sindaco Rocco Leone e il consigliere comunale con delega all'ambiente Giovanni Lippo, il viceprefetto di Matera e i rappresentanti dei Comuni di Montalbano, Scanzano e Nova Siri. Al termine dell'incontro si è prodotto un documento, con cui si chiede un tavolo di concertazione con la Regione Basilicata, per scongiurare queste vendite all'asta e far fronte ad una situazione di crisi, che ha colpito molte aziende del Metapontino.


(dal sito www.ilmetapontino.it)

martedì 19 marzo 2013

POLITICA: VENDOLA NOMINA GIANNINI AL POSTO DI DECARO, CHE SCEGLIE ROMA

Il Pd rinnova la fiducia al Governatore, ma chiede di limitare a dieci gli assessori esterni

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha preso atto della rinuncia all'incarico di assessore di Rosa Stanisci e di Antonio Decaro, inserendo in giunta regionale l'avvocato Giovanni Giannini. Già assessore al Bilancio del Comune di Bari, subentra ai trasporti, sostituendo il capogruppo dei democratici. Una decisione che arriva in seguito al rinnovamento della fiducia al governatore Vendola da parte del Pd attraverso una nota ufficiale, nella quale il Partito Democratico aveva chiesto di ridurre a 10 il numero dei posti in giunta. Vendola ha invece confermato 11 deleghe, nominando un membro esterno al Pd come Giannini. Decaro, neo-deputato, ha invece spiegato di aver rinunciato all’ingresso in giunta “coerentemente con l'impegno preso con gli elettori e con i cittadini pugliesi, non meno di un mese fa, candidandomi alle elezioni politiche per rappresentare la Puglia e il Partito Democratico pugliese in Parlamento”.

(dal sito www.controweb.it)

venerdì 15 marzo 2013

LAVORO: BRIDGESTONE, “CHIUSURA NON PIU’ IRREVOCABILE”

Nuovo tavolo il 5 Aprile. La trattativa includerebbe aiuti per 140 milioni di euro. 

La chiusura dello stabilimento pugliese della Bridgestone “non è più irrevocabile” per l'azienda, che è pronta a trattare. E' questa la notizia che emerge dall'incontro istituzionale, tenutosi ieri a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, a cui hanno partecipato i vertici dell’azienda, i rappresentanti del governo, delle istituzione regionali e i sindacati. La Bridgestone, nel corso della riunione, ha spiegato le ragioni di natura tecnica ed economica della scelta relativa alla chiusura dello stabilimento di Modugno e ha dichiarato formalmente la disponibilità a trattare una modificazione delle strategie di Bridgestone Europe in merito allo smantellamento dello stabilimento di Bari, ma ha chiesto che ciò avvenga ripristinando un clima sereno di dialogo. Soddisfatti il presidente Vendola e il sindaco Emiliano che hanno annunciato l’immediata sospensione della campagna di boicottaggio nei confronti della multinazionale giapponese. I lavori per dare un futuro alla Bridgestone di Bari continueranno con un altro tavolo il 5 aprile. La trattativa economica, secondo indiscrezioni, includerebbe aiuti per 140 milioni di euro.

(dal sito www.controweb.it)




giovedì 14 marzo 2013

CHIUSURA BRIDGESTONE, OGGI VERTICE A ROMA

Approda a Roma sui tavoli del ministero dello Sviluppo economico la vertenza Bridgestone. Oggi il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola saranno nella Capitale al tavolo interistituzionale per contrastare la decisione dell’azienda nipponica di chiudere la fabbrica di Modugno entro il primo semestre del 2014. Questo progetto, al momento dichiarato irrevocabile, se portato a compimento, costerebbe il posto di lavoro ai 950 dipendenti, con ripercussioni nell’indotto su un altro migliaio di lavoratori. All’incontro interverranno il vice ministro al Lavoro, Michel Martone, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti e il board di Bridgestone Europa, tra cui l’amministratore delegato, l’italiano Franco Annunziato. In un momento successivo, il confronto sarà allargato alle organizzazioni sindacali. Intanto all’alba, da Bari, sono partiti 5 pullman con 250 persone dirette al vertice al ministero per difendere il proprio posto di lavoro. Ai nostri microfoni il segretario generale della Filctem Cgil Bari ha dichiarato che l’obiettivo del vertice è cancellare la parola irrevocabile. Ascoltiamolo.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

CRONACA, INCIDENTE MORTALE SULLA GIOIA-SANTERAMO

Tragico incidente questa mattina intorno alle 8 sulla provinciale che collega Gioia del Colle a Santeramo. Nello scontro, avvenuto nei pressi dello svincolo per Acquaviva, sono rimaste coinvolte tre auto: un'Alfa 156, un'Audi A3 e una Ford Focus. A perdere la vita un uomo di Gioia del Colle, che era alla guida dell'Alfa. Feriti i conducenti delle altre due auto: l'uomo a bordo dell'Audi ha riportato diverse fratture, mentre l'altro è rimasto ferito in maniera meno grave.


(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari)

ECONOMIA: ISTAT, ESPORTAZIONI 2012: + 7,3% PER LA PUGLIA

Il blocco dell’llva fa scendere l’acciaio. Calo anche per prodotti agricoli e tessili. Boom per alimentari e farmaceutica

Sono cresciute del 7,3% le esportazioni pugliesi, secondo quanto riportato dai dati dell’Istat per il quarto trimestre del 2012. A livello nazionale l’incremento, invece, è stato del 3,7% a fronte di un calo pari allo 0,2% nell’Italia meridionale. Dall’analisi settoriale emerge che il blocco dell’Ilva da luglio in poi ha pesato nelle esportazioni dei metalli di base, il cui export è calato del 9,6%. In crescita del 7,1%, invece, gli articoli in gomma al centro dell’attenzione in questi giorni per la vertenza Bridgestone. È continuato il calo delle esportazioni dei prodotti dell’agricoltura, giù del 5% cui ha fatto da contraltare la buona performance dei prodotti alimentari, cresciuti del 12,9%. In calo del 15,9% i prodotti tessili e in positivo la farmaceutica con un più 8,7%.

(dal sito www.controweb.it)

CRONACA: 1200 FAMIGLIE A RISCHIO SFRATTO A BARI

L’assessore Gallucci chiederà un incontro con Tribunale e Prefetto e promette entro aprile 112 alloggi popolari

È emergenza sfratti a Bari. Sino al 31 dicembre sono 1200 le famiglie che hanno ricevuto l’ordine di lasciare le proprie abitazioni soprattutto a causa della morosità inconsapevole. “Un dramma sociale che sta per esplodere” avvertono le associazioni degli inquilini e nei prossimi mesi i numeri sono destinati a crescere. Una situazione incandescente alimentata anche dalle recenti vertenze lavorative con fabbriche e piccole imprese destinate a chiudere. Sono 2.200 le famiglie in graduatoria per un alloggio popolare e altre 6mila sono in attesa di un contributo per garantirsi un tetto stabile. “Domani – spiega l’assessore comunale ai Servizi Sociali Floriana Gallucci – invierò una nota per chiedere un incontro con il prefetto e con il tribunale di Bari”. “Ad aprile – conclude l’assessore - sbloccheremo la graduatoria per assegnare almeno i primi 112 alloggi popolari”.

(dal sito www.controweb.it)

martedì 12 marzo 2013

LAVORO: BRIDGESTONE, SPUNTANO I COREANI PER RILEVARE LO STABILIMENTO BARESE

Intanto gli operai diffondono i dati del fatturato: azienda in attivo

La Bridgestone di Bari ad una società coreana. Mentre si attende con ansia il vertice convocato giovedì prossimo a Roma, e che vedrà l’arrivo al Ministero dello Sviluppo Economico dell’amministratore delegato di Bridgestone Europa, spunta l’ipotesi di una trattativa per la cessione dell’azienda: al tavolo siederebbe oltre al colosso giapponese, una multinazionale coreana, operante anch’essa nel settore dei pneumatici e pare decisa a conquistare il mercato europeo. Per ora si tratta di indiscrezioni, ma che confermerebbero l’exit strategy cui pensa la Bridgestone per lasciare l’Italia. Intanto i dipendenti, in una nota, rivendicano il ruolo di primo piano dello stabilimento di Bari sul mercato: “Nel 2011 i dati parlano di un fatturato di 513,3 milioni di euro per lo stabilimento barese e di un valore aggiunto di 91 milioni di euro, rispetto ai 79 del 2010. Alla luce di questi dati che ho messo a disposizione di tutti, non si può affermare che lo stabilimento perda”, ha spiegato ieri il componente della task force regionale, Federico Pirro.

(dal sito www.controweb.it)

lunedì 11 marzo 2013

CORTE DEI CONTI, NELLA P.A. LUCANA TRACCE DI FAMILISMO AMORALE

“Sebbene più virtuosa di altre, la regione Basilicata presenta ancora un discreto numero di onerosi organi consultivi e di partecipazione. Verrebbe da pensare che con tutti questi enti ed amministratori la cura dell’interesse pubblico e la prosperità del territorio siano assicurate: ma ciò non sempre accade, come testimonia l’attività giurisdizionale posta in essere dalla Corte territoriale chiamata a pronunciarsi dalla Procura su numerose ipotesi di danno alle finanze pubbliche”. È quanto emerge dalla relazione del Procuratore Regionale della Corte dei Conti Michele Oricchio, in occasione della cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario contabile 2013, che si è svolta a Potenza il 6 marzo presso l'Aula della Sezione Giurisdizionale.

Il Procuratore denuncia anche la mancanza di organico e il ridotto numero dei magistrati in servizio che “crea obiettive difficoltà all'esercizio dei numerosi compiti attribuiti all'Istituto” e spiega che “le soluzioni che si stanno ipotizzando probabilmente potrebbero rivelarsi un rimedio peggiore del male essendo probabilmente percorribile nel breve periodo solo quella di unificare in un unico Ufficio le competenze delle Sezioni giurisdizionali e di controllo”.

Dalla lettura delle sentenze della Corte e degli atti “emerge - dichiara il Procuratore Oricchio – ancora una volta un quadro in chiaro-scuro della pubblica amministrazione in Basilicata con evidenti ricadute anche sulla qualità della vita del poco più di mezzo milione di abitanti residenti: infatti, secondo la tradizionale indagine del Sole 24 Ore che fotografa la qualità della vita in Italia, nel 2011 la provincia di Potenza risulta stabile al 76° posto così come quella di Matera al 77° posto”.

Il Procuratore punta poi il dito contro gli sperperi affermando che “il problema del deficit strutturale della finanza pubblica italiana va affrontato eliminando a monte le occasioni di spreco, intervenendo sulla dissennata politica di proliferazione degli enti pubblici attraverso un recupero di una meditata potestà legislativa statale!”. “Ci troviamo, invece, di fronte – continua Oricchio - ad una pluralità di pubbliche amministrazioni che, anche in Basilicata, presentano costi palesi od occulti sproporzionati rispetto ai servizi che offrono ai cittadini contribuendo a creare forme di cattiva gestione della finanza pubblica allargata sovente caratterizzate da quella logica che, a metà degli anni cinquanta, il sociologo americano Banfield efficacemente denominò “familismo amorale”.

“L’affievolimento del principio di legalità, il sempre più ampio decentramento autonomistico e il ricorso a logiche privatistiche che raramente sono funzionali al perseguimento dell’interesse pubblico, sono certamente le principali concause – spiega il Procuratore - della denunciata inefficienza del nostro sistema-Paese che è ancora più drammatica nel nostro Mezzogiorno. “E’ contro questa deriva presente anche in Basilicata – afferma Oricchio - che tenta di fare argine l’azione della Procura contabile sempre nell’assoluto rispetto della legge e del principio costituzionale di eguaglianza di tutti dinnanzi ad essa”.

“La situazione lucana rispecchia quella del resto del Paese – ha aggiunto il Procuratore – c’è un uso non sempre corretto delle risorse pubbliche che, spesso, vengono erogate senza un’attenta valutazione di quelle che sono i ritorni per la collettività in termini di maggiori posti di lavori o di un incremento dell’economia locale. Inoltre, le somme vengono erogate senza che vi sia un adeguato sistema di controllo in grado di verificare che questi finanziamenti raggiungano lo scopo di far crescere i posti di lavoro e il Pil”.

Il Procuratore Oricchio ha infine concluso il suo intervento dichiarando che “la consuetudine alla cura dell’interesse pubblico costituisce il vero antidoto alla disaffezione dei cittadini verso le Istituzioni e posso affermare che grazie anche all’opera della Corte dei conti questa attitudine sta affermandosi fra gli amministratori e i dipendenti pubblici della Basilicata”.

LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI. Tre milioni e mezzo di risarcimenti

Il Presidente della Sezione regionale della Corte dei Conti Vincenzo Maria Pergola ha, invece, tracciato un bilancio dell'attività negli ultimi dodici mesi: sono 76 le sentenze, 45 in materia di responsabilità amministrativa e 31 in materia di giudizi. L’importo dei risarcimenti disposti con queste condanne risulta essere pari a circa 3 milioni e mezzo di euro. I 49 giudizi di responsabilità discussi hanno coinvolto, in veste di parte “danneggiata”, gli Enti Locali (35 casi), le Amministrazioni statali (10 casi) e le Aziende Sanitarie Locali (4 casi). Tra le sentenze più significative c'è quella che ha riguardato un ingente danno (circa € 1.100.000) subito dal Comune di Pisticci per effetto del comportamento doloso di due dipendenti, protrattosi per un lungo arco temporale (1999-2006), consistente nell'alterazione della documentazione relativa a procedimenti di spesa e nella imputazione sul bilancio dell’ente locale del prezzo di lavori e forniture mai effettuate. Il giudizio, oltre che i due dipendenti autori della frode, ha coinvolto numerosi dipendenti comunali che avevano contribuito alla produzione del danno, venendo meno ai compiti di controllo e verifica loro demandati. Sono, invece,  86 i ricorsi in materia di pensione civile, 37 per le pensioni militari e 20 per quelle di guerra.

L'attività della Sezione regionale di controllo nel 2012 è stata particolarmente intensa, ha spiegato il Presidente Pergola. Infatti in sede di controllo di legittimità la Sezione ha ammesso a registrazione complessivamente 188 decreti: 136 relativi al conferimento di incarichi dirigenziali; 8 relativi a contratti attivi; 19 all'accertamento residui delle Amministrazioni interessate(DAR); 13 relativi ad atti del soggetto attuatore dell’emergenza immigrazione; 12 relativi ad atti del soggetto attuatore dell’emergenza alluvione 2011. In sede di controllo sulla gestione, invece, sono state concluse le seguenti attività: il monitoraggio dell'evoluzione dell'attività normativa della regione Basilicata nell'anno 2010; la verifica degli Enti che si sono avvalsi della possibilità di istituire l’addizionale comunale sul reddito delle persone fisiche; l'accertamento della trasmissione, da parte degli Enti Locali, del regolamento per l'affidamento di incarichi esterni; l’indagine sulla gestione finanziaria della Regione Basilicata per l'esercizio 2011 con particolare riferimento agli equilibri di bilancio, all'indebitamento ed al rispetto del patto di stabilità interno; l’esame delle relazioni degli organi di revisione delle Province di Potenza e Matera e dei 131 Comuni della Basilicata, relative ai conti consuntivi dell’anno 2009 e delle relazioni degli organi di revisione economico finanziaria delle Province e dei Comuni, concernenti i bilanci preventivi dell'anno 2012. Sono stati poi espressi 25 pareri in materia di contabilità pubblica: un'importante funzione consultiva che la Corte esercita su richieste della Regione, delle Province e dei Comuni. La materia trattata è stata ampia: dalla disciplina relativa ai criteri e alle modalità di stabilizzazione del personale precario, di assunzioni di personale, di progressioni di carriera e di mobilità volontaria di personale. Sono, infine, 53 i giudizi pendenti al primo gennaio 2013, 18 quelli pervenuti e 45 i definiti nel 2012 (29 condanne e 5 assoluzioni), 33 quelli pendenti su istanza di parte.

Il Presidente Pergola ha ringraziato per il lavoro svolto nell'anno passato i rappresentanti della libera Avvocatura, della procura Generale, i militari delle forze dell'ordine, i colleghi, il personale della Sezione e ha dichiarato in conclusione che “la gestione trasparente e corretta del pubblico denaro è resa più urgente dalla situazione economica nella quale si dibatte il Paese e dal diffondersi di episodi di mala gestio”.

(dal sito www.ilmetapontino.it e dal sito www.agoravox.it)

LAVORO: BRIDGESTONE, ATTESA PER IL VERTICE CONVOCATO DAL MINISTRO PASSERA

Domani incontro in Regione. Cgil contro la multinazionale giapponese: “Non rispetta i lavoratori e il sindacato.”

Continua la protesta dei lavoratori della Bridgestone di Bari che in attesa del vertice convocato giovedì a Roma dal Ministro Passera a cui parteciperà il board europeo della multinazionale, presidiano i cancelli dello stabilimento di Modugno. In una nota intanto, il segretario generale della Cgil di Bari Pino Gesmundo espirme il suo ringraziamento al sindaco Emiliano e al Presidente della Regione Vendola per il sostegno alla battaglia dei lavoratori e del sindacato. Gesmundo in riferimento all’annuncio dell’azienda nipponica di chiudere la sede barese entro il 2014 si scaglia contro i vertici Bridgestone a causa di un comportamento che manca di correttezza e di rispetto sia nei confronti delle prerogative del sindacato, sia nei confronti della dignità dei lavoratori”. Il riferimento è alle modalità delll’annuncio fatto in video-conferenza. Si attende, intanto, per domani, un vertice in Regione con il presidente Vendola, con il quale gli impiegati sperano si possa giungere ad un piano di azione concreto e a solide argomentazioni da contrapporre alla posizione della Bridgestone.

(dal sito www.controweb.it)

venerdì 8 marzo 2013

SVIMEZ: IN BASILICATA LAVORA SOLO UNA GIOVANE SU QUATTRO

Al Sud nel 2012 ha lavorato regolarmente meno di una giovane su quattro, con un tasso di occupazione fermo al 23,6%. Mentre le donne meridionali laureate, anziché essere oggetto di politiche di sviluppo, rischiano di restare a casa con bambini e anziani a causa del sistema di welfare che ostacola la conciliazione lavoro-famiglia. Questa la fotografia sulla situazione occupazionale delle donne meridionali, che emerge da un'analisi della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno), presentato oggi dalla Vice Presidente Maria Teresa Salvemini, in occasione dell'8 marzo, giornata internazionale della donna.

Anche in Basilicata nel 2012, ha lavorato regolarmente poco più di una giovane su quattro, con un tasso di occupazione fermo al 25,4%. Infatti questo dato è di poco superiore alla media delle regioni meridionali (23,6%). In coda ci sono le campane dove solo il 19,4% delle donne di età compresa tra i 15 e i 34 anni lavora regolarmente, mentre al primo posto si piazzano le donne abruzzesi e sarde che registrano un tasso di occupazione di poco inferiore alla media nazionale (37,1%), rispettivamente del 36% e 33%. Vanno decisamente peggio tutte le altre: 27,4% in Molise, 26,2% in Puglia. Agli ultimi posti le donne siciliane (20,7%) e calabresi (21,9%). Se quindi in Veneto è occupata regolarmente una donna su due (52,5%), in Basilicata e Puglia meno di una su tre, in Calabria e Sicilia meno di una su quattro, fino alla Campania: qui fra le under 34 lavora regolarmente una su cinque. Situazione critica anche se si considerano le donne under 64: qui il tasso di occupazione nelle regioni meridionali è del 31,6%, circa una su tre. Un divario dal resto d’Europa di quasi trenta punti (la media dell’Ue a 27 nel 2011 è 58,5%) e di quindici dal dato nazionale (47,1%) In Basilicata, invece, le donne under 64 occupate sono il 35,8%. Per quanto riguarda le altre regioni, si registra la stessa tendenza delle giovani: in testa l'Abruzzo dove è occupata regolarmente meno di una donna su due, poi Calabria e Puglia con una su tre e fanalino di coda sempre la Campania con poco più di una su quattro occupata.

Se si confrontano questi dati con i tassi di occupazione maschile si capisce davvero bene la reale condizione delle donne in Italia e nel Mezzogiorno. Il dato nazionale dei giovani occupati regolarmente tra i 15 e i 34 anni seppur basso arriva a sfiorare il 50%, più del 12% in più rispetto alle donne. In Basilicata, invece, i ragazzi occupati con età compresa tra i 15 e i 34 anni sono il 38%, in linea con la media delle regioni meridionali (37,9).

Il grande paradosso per le donne del Sud è che ormai studiare non basta più. Nel 2011 le meridionali laureate sono state il 19,9% sul totale della popolazione 30-34 anni, quasi 7 punti in più dei maschi (13%), pur se distante dalla performance del Centro-Nord (27,4%). A livello regionale, le donne molisane laureate sono il 32%, il doppio degli uomini (16%), seguite dalle abruzzesi (29%), che superano di oltre dieci punti la media meridionale. A seguire le sarde (22,5%), le lucane (21,2%), le calabresi (20,9%), le siciliane e le pugliesi quasi allineate al 20%. In coda le campane, ferme al 15,8%. Da segnalare che in Sicilia e Puglia solo 1 maschio su 10 è laureato, mentre le donne sono quasi 2 su dieci. Il sistema di welfare familiare e informale che ancora in molti casi è dominante nel Mezzogiorno, si regge sulla donna, non lavoratrice, costretta ad un ruolo casalingo secondo un modello sociale tradizionale: allevare i bambini, accudire gli anziani. Nel 2009, la percentuale di bambini da 0 a 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia (essenzialmente asili nido) è stata pari al 5% al Sud contro il 17,9% del Centro-Nord. Il welfare certo non sostiene le donne del Sud: nel 2008 in base a elaborazioni Svimez la spesa comunale per interventi e servizi sociali è stata al Nord Est di 155 euro pro capite, al Sud di 52 euro, tre volte di meno. Spicca su tutti il caso dell’assistenza ai disabili, che vede il Nord Est con oltre 5mila euro a testa a fronte dei 657 del Sud.

“Nella giornata dell’8 marzo dobbiamo riconoscere positivamente i grandi sforzi compiuti dal Ministro Barca per le importanti risorse destinate a interventi a sostegno dei servizi agli anziani e all’infanzia”, ha dichiarato la Vice Presidente della Svimez Maria Teresa Salvemini. “Allo stesso modo dobbiamo riflettere sul potenziale di crescita che il nostro Paese, in particolare nel Sud, spreca lasciando giovani donne con elevata formazione fuori dal mercato del lavoro o sottoutilizzandole con contratti precari. Il rischio è che in presenza di un sistema di welfare incompleto che si scarica essenzialmente sulle donne, tornino a riproporsi vecchi modelli sociali (inoccupazione e rinuncia all’istruzione superiore) in contraddizione con i progressi in termini di formazione scolastica e universitaria che sono stati fatti dalle donne soprattutto nelle regioni meridionali. Sarebbe opportuno intervenire maggiormente sui servizi sociali alle famiglie, che occupano principalmente manodopera femminile. Inoltre rendere obbligatori e non solo volontari i congedi di paternità costituirebbe un segnale di importante riconoscimento al lavoro domestico e non solo delle donne”. “Vanno sottolineate - ha concluso la Vice Presidente - tra le azioni da intraprendere in positivo per affrontare questa situazione, in primo luogo la necessità di organizzare l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro. L’attuale sistema di centri per l’impiego è dequalificato, frammentato, inefficace; non usa il web. Pure inadeguato al problema è l’organizzazione dei servizi di orientamento al lavoro, di formazione professionale continua, e di creazione di servizi socialmente utili. Sono competenze in parte regionali e in parte affidate allo Stato che però reclamano da ambo le parti una decisa volontà di riforma”.

(dal sito www.ilmetapontino.it)

LAVORO: BRIDGESTONE, INTERVIENE IL MINISTRO PASSERA: “CHIUSURA GRAVE ED IMMOTIVATA”

Il 14 marzo incontro a Roma tra Ministro e board europeo della multinazionale giapponese.

 La chiusura della fabbrica della Bridgestone è, per il governo, “una decisione grave e, allo stato, immotivata”. Lo scrive il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, in una lettera inviata ai vertici dell’azienda giapponese di pneumatici per esprimere la propria contrarietà sull'annunciato smantellamento dello stabilimento di Modugno. Nel testo della lettera di Passera si sottolinea che "il gruppo Bridgestone avrebbe dovuto discutere e confrontarsi preventivamente col governo e gli altri livelli istituzionali competenti sulla volontà di chiudere l'impianto pugliese, così da consentire l'individuazione di soluzioni alternative a quelle prospettate dalla società". "Per questo motivo - afferma ancora la missiva - si esige ora che il gruppo giapponese fornisca, in tempi strettissimi, tutti i chiarimenti richiesti e tenga costantemente informate le istituzioni italiane". Giovedì prossimo, 14 marzo, si terrà a questo proposito un incontro al ministero con il board europeo della Bridgestone.

(dal sito www.controweb.it)

giovedì 7 marzo 2013

LAVORO: BRIDGESTONE, “CHIUSURA CONFERMATA, MA STOP AL TRASFERIMENTO DI MACCHINARI E A RIDUZIONE DI PERSONALE”

L’azienda conferma la disponibilità a partecipare ai tavoli istituzionali per affrontare la situazione

La Bridgestone ha annunciato che "non procederà ad avviare procedure di riduzione di personale né a trasferire macchinari e stampi" dalla fabbrica di Modugno, in attesa del vertice al Ministero dello Sviluppo Economico previsto per la prossima settimana. La società conferma inoltre "la piena disponibilità a partecipare ai tavoli istituzionali e sindacali che dovessero a breve aprirsi, al fine di approfondire i temi posti, pur confermando la decisione" di avviare la chiusura dello stabilimento di Bari dove lavorano circa 950 persone in meno di un anno. Intanto in fabbrica i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione. I sindacati hanno annunciato che la produzione continuerà regolarmente, ma che nulla uscirà dai magazzini dell'azienda.


(dal sito www.controweb.it)

mercoledì 6 marzo 2013

POLITICA: VENDOLA RESTA ‘AL TIMONE DELLA PUGLIA’, LA REPLICA DI SCHITTULLI: “POCA CHIAREZZA, LA LEGISLATURA FINISCE NEL 2015!”

“Resterò ben saldo al timone della Puglia fin quando non riterrò conclusa la legislatura”. Così il Governatore Vendola ha risposto alla richiesta dell’Unione delle Province della Puglia di fare chiarezza sulle sue scelte politiche e istituzionali. “Per quanto legittime possano essere le aspirazioni politiche del Presidente – aveva dichiarato ieri l’Upi attraverso una nota ufficiale - e per quanto la legge gli dia tempo per scegliere tra Regione e Parlamento, riteniamo che quel tempo, in Puglia, non ci sia e che possa essere fatale per il nostro sistema economico, sociale, istituzionale fanno sapere i presidenti delle province. La risposta del governatore Vendola però non ha convinto il Presidente della Provincia di Bari Schittulli che questa mattina, intervenuto ai nostri microfoni, ha stigmatizzato la poca chiarezza delle parole pronunciate da Vendola, sottolineando anche la responsabilità politica di Comune e Regione per la grave situazione di crisi che attraversa la Puglia.


(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari)  

POLITICA: ENDORSMENT DI EMILIANO A GRILLO, MA BERSANI DA ROMA RIBADISCE DI NON CORTEGGIARE IL LEADER DEL M5S

E intanto Michele Emiliano è intervenuto questa mattina su Radio 24 in qualità di Presidente del Pd pugliese tornando a parlare della delicata questione della formazione del governo e ribadendo la sua convinzione di dover aprire al Movimento 5 stelle. "Dubito che il Movimento 5 stelle possa dare la possibilità a Bersani di formare il governo - ha dichiarato Emiliano - ma Bersani chiede di sostenerlo e noi lo sosterremo. L'unico piano B possibile è coinvolgere il Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo sia premier. Il centrosinistra deve dialogare con Movimento 5 Stelle – ha concluso Emiliano - per fare una vera rivoluzione italiana. Movimento 5 Stelle contiene i valori più importanti della sinistra italiana.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

LAVORO: CHIUSURA BRIDGESTONE, ORA I SINDACATI SPERANO NELL’INCONTRO CON I VERTICI EUROPEI DELL’AZIENDA

Il Sindaco di Bari Michele Emiliano si è detto pronto se necessario ad occupare la fabbrica per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Modugno della Bridgestone. “Noi non abbiamo ben compreso quale sia il ragionamento dell'azienda – ha dichiarato Emiliano - perché quello di Bari è uno stabilimento produttivo che solo pochi mesi fa interloquiva con la Regione Puglia per comprendere se fosse possibile assumere altro personale”. Nella riunione al ministero del Welfare, al quale hanno preso parte oltre il Sindaco, anche il viceministro Michel Martone, il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti e il Governatore Nichi Vendola è stato deciso di convocare entro la prossima settimana un incontro con il board di Bridgestone Europa e le parti istituzionali. Nel corso dell'incontro, invece, che si è tenuto in Confindustria a Bari, i sindacati hanno chiesto che la procedura di dismissione dello stabilimento venga bloccata in attesa di un accordo. Ai nostri microfoni il commento del segretario provinciale di Femca Cisl Bari Sebastiano Buono

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

POLITICA: L’UPI PUGLIA CHIEDE A VENDOLA DI DECIDERE SUBITO TRA ROMA E LA PUGLIA

Il Governatore risponde che rimarrà al timone della Regione

Al termine del consiglio direttivo che si è svolto ieri a Bari l’Unione delle Province della Puglia ha diramato un comunicato stampa dai toni forti in cui si afferma che “la Puglia è ferma, immobile, da mesi in attesa delle elezioni politiche nazionali ed ora in attesa delle definitive decisioni del Presidente Vendola, eletto anche in Parlamento. Bisogna decidere subito – continua la nota dell’Upi - questo tempo in Puglia può essere fatale per il nostro sistema economico, sociale e istituzionale”. Risponde subito ai Presidenti delle province pugliesi il Governatore Nichi Vendola affermando che rimarrà ben saldo al timone della Puglia fin quando non riterrà conclusa la legislatura. “Non ho alcuna intenzione – ha proseguito Vendola – di abbandonare la Puglia, una regione che, rammento ai miei smemorati colleghi che invece di governare si divertono a distribuire documenti, siamo riusciti a trasformare radicalmente in questi anni di governo regalandole indicatori economici importanti in un periodo buio e tempestoso come questo che stiamo vivendo. Oggi intanto al via mle consultazioni per la formazione della nuova giunta regionale.

(dal sito www.controweb.it)

martedì 5 marzo 2013

LAVORO: CHIUDE LA FABBRICA BRIDGESTONE A BARI. A RISCHIO 950 POSTI DI LAVORO

Calo della domanda e crisi del settore i motivi della chiusura. Altamura, Filctem-Cgil: “Un fulmine a ciel sereno, perdere duemila posti di lavoro in un giorno sarebbe devastante.”

Chiuderà al massimo nel primo semestre del 2014 la fabbrica di Bari-Modugno del colosso giapponese di pneumatici Bridgestone. 950 operai e un indotto di almeno altre mille unità che nel giro di un anno rischiano di rimanere senza lavoro. Ieri sera gli operai si sono dati appuntamento spontaneamente davanti ai cancelli della fabbrica. Calo della domanda, con conseguente crisi del settore, concorrenza dei Paesi emergenti per quanto riguarda la fascia di prezzo più bassa, logistica penalizzante e i costi energetici. Sono queste le ragioni – come si legge in una nota - che hanno portato l'azienda a tagliare lo stabilimento di Bari, ritenuto non più conveniente. È basito Giuseppe Altamura, segretario provinciale della Filctem- Cgil, che parla di autentico fulmine a ciel sereno. «Non solo non abbiamo mai intavolato una trattativa con Bridgestone Europe - ci racconta il sindacalista - ma addirittura non avevamo la minima percezione che potesse succedere una cosa simile. Perdere duemila posti di lavoro – conclude Altamura - in un giorno, in questo territorio, sarebbe devastante».

(dal sito www.controweb.it)


LAVORO, BRIDGESTONE BARI: VENDOLA SCRIVE A MINISTERO. “SUBITO ATTIVAZIONE DI UN TAVOLO”

Emiliano parla di notizia che asciuga la saliva della bocca. Anche Fitto chiede un tavolo nazionale

"Ho scritto al ministero dello Sviluppo economico chiedendo l'immediata attivazione di un tavolo per affrontare la situazione della Bridgestone", ha fatto sapere il Presidente Vendola ieri sera a seguito della notizia della chiusura della fabbrica. Il Governatore nell’esprimere “forte preoccupazione per la decisione dell’azienda” ha ribadito con forza la necessità di coinvolgimento del governo nazionale “per scongiurare una crisi i cui esiti potrebbero essere imprevedibili e ricadere pesantemente sulle spalle delle 950 famiglie coinvolte”. Il sindaco Emiliano, invece, ha dichiarato dalla sua pagina Facebook che “non possiamo permettere la chiusura di questo stabilimento, che pure tanti dolori ha provocato per le numerose malattie verificatesi tra gli operai che negli anni hanno prestato la loro opera. Sulla vicenda è intervenuto anche Raffaele Fitto: "Chiederò immediatamente l'apertura di un tavolo nazionale sulla questione perché si possa scongiurare una chiusura così disastrosa che manderebbe a casa centinaia di lavoratori”.

(dal sito www.controweb.it)

lunedì 4 marzo 2013

POLITICA: IL MOVIMENTO 5 STELLE BARI PUNTA A CONQUISTARE COMUNE E REGIONE

Ieri mattina allestito l’“Ufficio Reclami” a Parco 2 giugno per raccogliere le istanze dei cittadini

Dopo lo “tsunami nazionale” e forte del grande risultato ottenuto alle elezioni politiche, il Movimento 5 Stelle si prepara a travolgere anche Comune e Regione. "Non ci saranno accordi con i partiti, - assicura Vincenzo Madetti, portavoce barese del Movimento - correremo alle prossime comunali nel capoluogo certamente da soli. Il nome del futuro candidato sindaco per Bari verrà scelto fra gli attivisti del Movimento”. Infine Madetti chiude la porta alle “avances” di Emiliano dichiarando che "se qualcuno, all'ultim'ora, avesse intenzione di saltare da qualche poltrona o carro della politica e avvicinarsi a noi, ebbene se lo può scordare". Intanto ieri mattina dalle 9 alle 13 è ripresa l'iniziativa “Dillo al MoVimento” con un gazebo a Parco 2 giugno. Uno speciale “Ufficio Reclami” dove i cittadini si sono recati per segnalare problemi o fare proposte che potranno poi essere elaborate ed inserite nel programma del Movimento 5 Stelle per Bari.

(dal sito www.controweb.it)

venerdì 1 marzo 2013

CRONACA: UNA TONNELLATA DI RAME A MOLFETTA RUBATA

I finanzieri denunciano un cittadino romeno

Una tonnellata di rame, appena sottratta ad un impianto fotovoltaico, è stata recuperata dai militari della guardia di finanza di Bari. Le fiamme gialle hanno infatti intercettato e inseguito un’auto, proveniente da Molfetta, con a bordo i quattro malviventi, che alla vista della macchina della finanza, ha invertito la marcia. I ladri sono riusciti a darsi alla fuga nelle campagne circostanti, ma i finanzieri hanno recuperato la refurtiva trasportata a bordo di una Fiat Multipla. I militari delle Fiamme Gialle sono quindi riusciti a risalire al proprietario dell'auto, un cittadino rumeno, denunciato in stato di irreperibilità per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. La vettura e la refurtiva sono state sequestrate.

(dal sito www.controweb.it)


mercoledì 27 febbraio 2013

CRONACA: ARRESTATA A ROMA LA PROFESSORESSA COCO

Trasferita nel carcere di Bari. Avrebbe truffato i risparmiatori per 5 milioni di euro.

Caterina Coco, la docente dell'Università di Bari accusata di aver truffato decine di risparmiatori, è stata arrestata nella sua casa alle porte di Roma. La professoressa, da ieri nel carcere di Bari, deve rispondere di esercizio abusivo della professione e di truffa. Nell'ordinanza di custodia cautelare a carico della docente, si fa riferimento a 20 denunce di risparmiatori della provincia di Bari che sarebbero stati truffati per oltre cinque milioni di euro. La falsa promotrice finanziaria, indagata a piede libero anche per i reati di truffa pluriaggravata e falso, avrebbe truffato altre decine di risparmiatori in tutta Italia, in particolare in Veneto, Liguria e Lazio, per un giro d'affari complessivo di circa 20 milioni di euro.


(dal sito www.controweb.it)

martedì 26 febbraio 2013

PD- SEL: SCONFITTA IN PUGLIA, PANNARALE: “RESPONSABILITA’ DEL CENTROSINISTRA”

Al contrario dei sondaggi, che vedevano il centrosinistra in vantaggio in Puglia, la coalizione guidata da Pierluigi Bersani si è piazzata soltanto terza alle spalle di Grillo. Deluso il segretario regionale del Pd Sergio Blasi, che già nella serata di ieri ha ammesso la possibilità di lasciare l’incarico alla guida del suo partito. Di parere opposto, il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola che risponde alla richiesta di dimissioni da governatore pugliese avanzata dal Pdl: “Devo decidere io. Nel caso, comunque, non si tratterebbe di abbandonare, ma di difendere meglio la Puglia”. Lancia invece una provocazione il Sindaco di Bari e presidente regionale del Pd Michele Emiliano che, in riferimento all’exploit del Movimento 5 Stelle e in virtù dell’ingovernabilità al Senato, ha osservato come non vi sia maggioranza senza il Movimento 5 Stelle e come debba essere lo stesso Grillo ad indicare il premier. Ai nostri microfoni Annalista Pannarale, eletta alla camera per Sinistra ecologia e Libertà, sottolineando le responsabilità del centrosinistra per il risultato al di sotto delle aspettative, ha aperto alla possibilità di un’intesa proprio con il Movimento guidato da Beppe Grillo.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

lunedì 25 febbraio 2013

ELEZIONI: IN CALO L’AFFLUENZA IN PUGLIA E A BARI

Alle 22 di ieri in Puglia ha votato il 47,6% contro il 55,3% del 2008.

Risulta in calo di quasi otto punti l’affluenza ai seggi elettorali in Puglia in questa prima giornata di voto per il rinnovo del Parlamento. Alle 22 di ieri, infatti, ha votato il 47,6% dei pugliesi aventi diritto contro il 55,3% del 2008. Si conferma dunque la tendenza negativa rilevata già alle 12 e alle 19. A Bari città, invece, l’affluenza alle 22 è stata del 49,5% contro il 55,3% alla stessa ora del 2008. I seggi resteranno aperti oggi fino alle 15. Poi comincerà lo spoglio.


(dal sito www.controweb.it)

giovedì 21 febbraio 2013

L'INTERVISTA . NICHI VENDOLA (SEL): “NESSUN DUBBIO SUL VANTAGGIO DEL CENTROSINISTRA IN PUGLIA”

Nichi Vendola, leader di Sinistra, ecologia e libertà e Presidente della regione Puglia, lunedì 18 febbraio a margine dell'inaugurazione del nuovo centro di terapia intensiva per i trapianti di fegato al Policlinico di Bari ha risposto ad alcune domande sulle elezioni e sulle priorità per il suo partito.

Presidente, siamo nell'ultima settimana di campagna elettorale. Qual è il suo stato d'animo, anche in virtù della grande manifestazione di ieri a Milano?
Il mio stato d'animo è quello di chi cerca di fare il proprio dovere, sia sulla scena nazionale sia sulla scena regionale. Il mio stato d'animo è quello anche di una persona molto stanca, perché fare una campagna elettorale in lungo e in largo per il Paese e non smettere di occuparsi di alcuno dei dossier della Puglia è molto faticoso. Ancora qualche giorno...

Si dice che la Lombardia sia l'Ohio d'Italia e in Puglia, secondo lei, qual è la situazione, anche in virtù del fatto che Raffaele Fitto ha detto che è una regione in bilico?
No vabbè...credo che siano giochini elettoralistici questi. Penso che non c'è mai stato alcun dubbio sul vantaggio del centrosinistra in Puglia, che è storico ormai e che è frutto anche della perdita di credibilità e della caduta della credibilità del blocco di potere del centrodestra qua in Puglia. Penso che siano le illusioni pre-elettorali. Questo è un territorio che oggi si presenta al mondo come un sud in controtendenza, come un sud che ha saputo reagire alla crisi.

Per Sel le priorità restano lavoro e diritti civili?
Credo che non siano le priorità per il mio partito, credo che siano le priorità per milioni e milioni di famiglie. Il lavoro che non c'è, il lavoro che può sparire, il lavoro che puoi perdere, il lavoro che puoi non trovare mai è l'angoscia che unifica oggi le generazioni. L'inquilino sgradito che abita nelle nostre case è il fantasma del lavoro. Ecco bisogna dare su questo piano la risposta vera, la risposta importante.

Intervista realizzata per Controradio Bari

mercoledì 20 febbraio 2013

LA POLIZIA MUNICIPALE DI BARI ‘DICHIARA GUERRA’ AI PARCHEGGIATORI ABUSIVI

La Polizia Municipale di Bari dichiara guerra ai parcheggiatori abusivi. Nei prossimi giorni infatti partirà un servizio speciale per arginare un fenomeno ormai dilagante nel capoluogo pugliese. I vigili urbani predisporrano delle “ronde” per presidiare alcune delle aree più calde della città dove pagare la sosta al posteggiatore abusivo di turno è diventata ormai la prassi. I controlli riguarderanno Piazza Prefettura, Piazza Moro, Piazza Massari e i luoghi della movida. "Per contrastare questo fenomeno – ha dichiarato il comandante dei vigili urbani di Bari Stefano Donati - i cittadini devono collaborare, devono sporgere denuncia e avere il coraggio di testimoniare.”

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

LAVORO: VENDOLA, “ATTRAVERSO IL PIANO STRAORDINARIO PROVIAMO A COMBATTERE LA POVERTA’”

Il Governatore commenta così il Piano da 80 miliardi per i lavoratori in cassa integrazione

“Dietro la parola crisi ci sono tante cose – ha dichiarato il Presidente Vendola - per esempio in Puglia ci sono 23mila lavoratori in cassa integrazione in deroga e ci sono 17mila lavoratori in mobilità. 40mila famiglie che vivono in una condizione di assoluta precarietà e incertezza". Così il Governatore Pugliese ha commentato il Piano straordinario a favore dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali in deroga. Un intervento di circa 80 milioni di euro che rende concrete, innovative e “più raffinate” le politiche attive con l’obiettivo di “promuovere e favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti dalla crisi e di sostenere il reddito di coloro che non possono più percepire gli ammortizzatori sociali in deroga. “Attraverso il Piano – ha concluso il Presidente della Regione – li prendiamo in carico, li seguiamo con nuovi tirocini formativi, integriamo il loro reddito. Insomma non li abbandoniamo, anzi. Ci facciamo carico della povertà e proviamo a combatterla”.




(dal sito www.controweb.it)

martedì 19 febbraio 2013

L'INTERVISTA. ROBERTO SPERANZA (PD): "BERSANI LA SCELTA GIUSTA PER L'ITALIA E LA BASILICATA"

Roberto Speranza, segretario regionale del Partito Democratico di Basilicata, candidato come capolista alla Camera, è stato questa sera a Policoro per un'iniziativa elettorale presso il centro giovanile "Padre Minozzi" e ha risposto ad alcune domande sulle imminenti elezioni del 24 e 25 febbraio.

Siamo nell'ultima settimana di campagna elettorale, mancano pochi giorni al voto. Qual è il suo stato d'animo?
È lo stato d'animo di chi sta girando dappertutto la Basilicata per provare a dare la maggior forza possibile al nostro partito e alla coalizione guidata da Pierluigi Bersani. Ormai mancano poche ore e gli italiani devono scegliere se tornare indietro e rimettere alla testa del governo Berlusconi e la Lega Nord oppure se vogliono voltare pagina e scegliere Pierluigi Bersani e l'alleanza del centrosinistra. Noi siamo convinti che Bersani ce la possa fare e che sia la scelta giusta per l'Italia e per la Basilicata.

Come giudica questa campagna elettorale? Pensa che il dibattito sia incentrato sulle priorità del Paese, o sulle battute e gli inciuci? E quali sono le priorità per il Partito Democratico?
Noi siamo preoccupati perché vediamo un dibattito che parla molto d'altro. Negli ultimi giorni si discuteva di Balotelli e il suo acquisto che poteva spostare i voti in Lombardia oppure la battuta di un comico a Sanremo che può spostare qualche voto. Noi pensiamo che, invece, la priorità per questo paese sia quella di dare un futuro ai propri figli e in modo particolare io penso che le due parole chiavi che ha scelto Bersani, moralità e lavoro, possano essere quelle più indicative. Noi abbiamo bisogno di una rigenerazione morale e di una politica che si riavvicini di nuovo ai problemi veri della gente e abbiamo bisogno di dare lavoro, perché il vero dramma di questo tempo è il lavoro che diminuisce e i giovani che non riescono ad entrare nel mercato del lavoro.

Lei da sempre si è opposto al “porcellum”, l'attuale legge elettorale, però si è candidato come capolista in quota Bersani. Non è una piccola incongruenza e perché non ha fatto le primarie?
Io non ho fatto le primarie perché la chiamata di Bersani mi aveva dato una visibilità fortissima, che avrebbe in qualche modo falsato il risultato delle primarie. In realtà su di me c'è stata una richiesta all'unanimità della direzione regionale, che si è unita ad una richiesta di Pierluigi Bersani. Io sono stato tra quelli che più si è speso per le primarie e che ritiene che le primarie per i parlamentari siano stati una scelta giustissima. È anche giusto, però, che il Partito Democratico sia territoriale che nazionale possa avere una quota di persone che sceglie direttamente. Penso che oltre alla scelta mia, che come ribadivo è stata indicata “in primis” all'unanimità dalla direzione regionale, c'è anche stata un'altra scelta molto autorevole che è quella di Emma Fattorini, che è una personalità straordinaria, che noi portiamo in Parlamento  per quello che lei significa e che non avrebbe potuto essere eletta attraverso le primarie

Cosa farà da grande Roberto Speranza, oltre a fare il parlamentare, visto che è un personaggio politico a livello nazionale? Sarà sottosegretario, ministro, segretario nazionale e cosa le piacerebbe fare di più tra la carriera politica e quella istituzionale?
Intanto io continuerò ad impegnarmi a fondo per la Basilicata. Resto segretario regionale, il mio primo impegno resta qui per questo territorio, che mi auguro di poter rappresentare degnamente a Roma. E poi io penso di avere un profilo più legato alla vicenda del Partito, penso che ci siano straordinarie personalità che possono giocare una funzione più istituzionale e penso che sia il tempo  per un nuovo gruppo dirigente nel Pd nazionale e che io possa essere uno dei tanti, sui quali si può ragionare per costruire una nuova stagione. Al momento il mio primo impegno resta quello di segretario regionale per continuare a far maturare questo lavoro importante a favore del nostro territorio.

LAVORO: PIANO STRAORDINARIO PER CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, DA REGIONE E PROVINCE, 140 MILIONI

Questa mattina presso la presidenza della Regione Puglia il Governatore Vendola e gli assessori al lavoro Alba Sasso e al Welfare Elena Gentile hanno presentato il piano straordinario a favore dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali in deroga. 80 milioni i finanziamenti erogati dalla Regione, mentre altri 60 dovrebbero arrivare da un accordo con le province. Anche il governo nei giorni scorsi ha scongelato le risorse per chiudere le competenze 2012 e aprire il rubinetto per il 2013 (rispettivamente 63 e 61 milioni). Con questi fondi la Regione intende finanziare corsi di formazione, riconoscere incentivi alle imprese per le assunzioni dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali e garantire forme al reddito per chi sia escluso da questi aiuti. Ai nostri microfoni il commento dll’assessore regionale alla formazione Alba Sasso



(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari)  

ECONOMIA: RITARDI NEI PAGAMENTI AI FORNITORI, PUGLIA MAGLIA NERA IN ITALIA

I debiti contratti dalla Regione verso le imprese superano i 10 miliardi di euro

La Puglia è la regione peggiore d’Italia nei pagamenti dei “residui passivi”, cioè i debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni verso le imprese fornitrici di servizi. E’ ciò che emerge da una recente indagine del ”Sole 24 ore”, che valuta in 137 miliardi di euro totali i “residui passivi” di tutti i Comuni, Province e Regioni italiane, divisi in spese per gli investimenti e spese correnti. Nel primo caso la Puglia è al vertice della graduatoria, con un arretrato di 10,1 miliardi, seguita dalla Campania con 9,2 miliardi. Nel secondo caso è al quarto posto, con un arretrato di oltre 4 miliardi. Complessivamente la Regione guidata da Nichi Vendola si piazza al terzo posto con 14,1 miliardi. Nonostante per legge i pagamenti andrebbero saldati entro 60 giorni, questo non sempre avviene a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Situazione che induce gli enti a bloccare il denaro pur di rispettare gli obblighi prescritti o a causa delle casse svuotate dai livelli di spesa eccessivi e dai tagli alle entrate.

(dal sito www.controweb.it)

ATTUALITA’: I MARO’ POTREBBERO TORNARE IN ITALIA PER VOTARE

Attesa oggi la decisione della Corte

I due marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India da oltre un anno con l’accusa dell’omicidio di due pescatori scambiati per pirati, potrebbero rientrare in Italia per esercitare il diritto di voto nelle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. "Hanno chiesto alla corte suprema di Nuova Delhi un permesso di 4 settimane per tornare in Italia per votare e per salutare le proprie famiglie", spiega l'avvocato che coordina la squadra di legali che difendono i due fucilieri italiani in India. Tale richiesta sarà esaminata oggi dalla Corte suprema. 

(dal sito www.controweb.it)

lunedì 18 febbraio 2013

SANITÀ, INAUGURATO QUESTA MATTINA IL NUOVO CENTRO TRAPIANTI DEL POLICLINICO DI BARI

Inaugurato questa mattina il nuovo centro per i trapianti di fegato del Policlinico di Bari. La cerimonia è stata seguita per noi da Roberto Mele.

IL SEVIZIO:

 «È stato inaugurato oggi alle 11 al Policlinico di Bari il nuovo centro di terapia intensiva per i trapianti di fegato. Presenti alla cerimonia il direttore generale Vitangelo Dattoli e il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha visitato il nuovo reparto salutando i dipendenti ed entrando nella cosidetta "control room", la novità più importante, cioè una stanza di degenza post-trapianto, una zona sterile dove il paziente è protetto dalle infezioni. Il Direttore Dattoli, intervenuto nell'aula De Blasi, dove è stato presentato il nuovo progetto, ha ringranziato tutto lo staff e ha dichiarato che questo centro arricchirà la qualità delle cure del Policlinico e aiuterà a diminuire la lunga lista d'attesa di 500 persone, che aspettano un fegato nuovo e che vedono, però, attenuarsi la loro speranza anche a causa della mancanza della donazione degli organi. Il Governatore pugliese Vendola ha, invece, rivendicato i tanti cantieri aperti nel Policlinico perchè arricchiscono l'offerta sanitaria, nonostante - ha concluso Vendola - i tanti tagli all'universita, alla ricerca e alla sanità».

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari)   

SANITA’: PRONTO IL NUOVO CENTRO PER I TRAPIANTI DI FEGATO

Partecipano all’inaugurazione il Presidente Vendola e il monsignor Cacucci

Si inaugura oggi alle 11 al Policlinico di Bari il nuovo centro per i trapianti di fegato alla presenza del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e dell’arcivescovo di Bari, monsignor Francesco Cacucci, assieme al direttore generale Vitangelo Dattoli e all’assessore regionale alla Sanità, Ettore Attolini. La novità più importante è la presenza della «control room», una stanza di degenza post trapianto con sei postazioni letto, equipaggiate per il più completo monitoraggio di terapia intensiva. Grazie all’installazione di una strumentazione di ultima generazione dal Policlinico sperano di incrementare l’attività, dal momento che la Puglia è ancora tra le regioni italiane con la più bassa percentuale di espianto da cadavere. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, al 30 novembre 2012 i donatori erano appena 31 contro i 53 dell’anno prima, quelli utilizzati 27 nel 2012, 46 nel 2011.

(dal sito www.controweb.it)

domenica 17 febbraio 2013

L'INTERVISTA. DE NITTIS (SEL): "COME DONNA VOGLIO PORTARE LA POLITICA IN MEZZO ALLA GENTE"

Lidia De Nittis, 55 anni, di Pisticci, laureata in Scienze Infermieristiche, lavora nel reparto di dialisi dell'ospedale di Tinchi. E’ stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 con Rifondazione Comunista. Con i 963 voti ottenuti alle primarie è stata la donna di Sel più votata in Basilicata, conquistando la terza posizione nella lista per la Camera.

In Basilicata ci sono più di 240 candidati, tantissimi, per soli 13 posti in Parlamento. Più della metà dei seggi sono stati già "assegnati" in virtù dell'attuale sistema elettorale. Perché ha deciso di candidarsi?
Io ho partecipato alle primarie, la mia candidatura è stata scelta dalla gente e quindi rappresento questa decisione. Penso che le donne ci debbano essere e come donna voglio portare un apporto alla politica e voglio cambiarne qualche regola perché in questo momento si è allontanata dal popolo e quindi come donna voglio riportare la politica in mezzo alla gente.

Quali sono i temi più importanti della sua campagna elettorale?
I miei temi sono quelli del programma di Sel, che vuol far ripartire una macchina che è ferma da tanto tempo. Le priorità sono il lavoro, il welfare e lo stato sociale che sono argomenti di cui nessuno parla. Voglio portare avanti una tematica gravosa come la scuola pubblica e una voce che arriva da questo territorio, che è stato trattato male negli ultimi anni. 

Come intende valorizzare le risorse naturali, culturali ed umane presenti nel territorio lucano e nel metapontino?
Io riparto sempre dal logo di Sinistra, Ecologia e Libertà perché vedo tutto in queste tre parole. Come sinistra vedo qualcosa che nasce dal popolo e che riprende alcuni valori come la cultura che va valorizzata e non messa da parte. Senza cultura e ricerca non si va da nessuna parte. Tagliare il cordone a queste tematiche vuol dire ritornare indietro negli anni. Nel metapontino abbiamo tante risorse e io come da donna voglio partire da qui perché conosco bene le vicende come la Valbasento, l'ospedale di Tinchi, l'agricoltura e i disastri ecologici. È un territorio che ancora una volta rischia di essere trivellato. Solo stando attenti al nostro territorio e vicini alla gente possiamo portare qualcosa di positivo. Vogliamo un futuro e delle nuove aspettative per i nostri giovani. Il mio compito è quello di sorvegliare il nostro territorio, che è stato per tanto tempo messo da parte. L a nostra terra  è stata spesso al centro di promesse non mantenute e noi siamo un popolo ormai stanco e sappiamo che ci sono dei “furboni” che approfittano della situazione per intascare ingenti cifre di contributi e favori politici. Questa cosa deve finire.

(dal sito www.ilmetapontino.it)

mercoledì 13 febbraio 2013

CONDANNA FITTO, BERLUSCONI: “INFLUIRA’ SUL VOTO IN UNA REGIONE IN BILICO COME LA PUGLIA”

Dopo la condanna dell’ex Ministro Fitto non si sono fatte attendere le reazioni dei big della politica a cominciare dal Presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, che oggi sarà a Bari alle 18 al Teatroteam per la campagna elettorale: “sono certo che le recenti iniziative giudiziarie influiranno sul voto. Questa notte Raffaele Fitto, che è stato prima bravissimo governatore della Puglia e poi ottimo ministro e che aveva avuto otto anni di accanimenti giudiziari contro di lui, improvvisamente - ha detto Berlusconi - si è visto arrivare una condanna senza fondamento, e lo posso dire perché ho letto tutte le carte”. Una condanna a dieci giorni dal voto in una regione come la Puglia che è – ha concluso Berlusconi – una regione in bilico”.


(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 


GIUDIZIARIA: PROCESSO “LA FIORITA”, FITTO CONDANNATO A 4 ANNI DI RECLUSIONE

Il tribunale di Bari lo ha riconosciuto colpevole di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d'ufficio

Dopo oltre 24 ore di camera di consiglio, l’ex ministro Raffale Fitto è stato condannato dal tribunale di Bari a 4 anni di reclusione per i reati di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d'ufficio. Secondo i giudici, nella campagna elettorale del 2005, Fitto ricevette una tangente da 500mila euro da Angelucci in cambio fece assegnare alla Tosinvest l'appalto da 198 milioni di euro per la gestione delle residenze sanitarie assistite. 3 anni e 6 mesi, invece, per l'imprenditore romano Giampaolo Angelucci. L'ex governatore è stato ritenuto responsabile anche di uno dei due episodi di abuso d'ufficio, quello relativo allo stanziamento dei fondi per gli oratori destinati inizialmente all'impiantistica sportiva. Assolto invece dal reato di peculato e da un'altra contestazione di abuso d'ufficio. Fitto è stato condannato anche all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e ad un anno di inibizione a trattare con la pubblica amministrazione. Il processo “La Fiorita” si è chiuso così, dopo tre anni, con i giudici che hanno sostanzialmente accolto le tesi dell'accusa sostenuta dal pm Renato Nitti, assegnando tredici condanne su trenta imputati.

(dal sito www.controweb.it)

martedì 12 febbraio 2013

DORMITORIO VIA RE DAVID, ARRIVANO DALLA PROVINCIA 25MILA EURO. PER ABBATICCHIO NE SERVONO 100MILA

Dalla provincia di Bari arrivano 25mila euro, destinati al Comune, per offrire accoglienza ai senza fissa dimora dell’ex dormitorio di via Re David. L’ente di via Spalato, infatti, ha deciso di sgomberare l’edificio per trasferire gli uffici del servizio agricoltura, scatenando la reazione dei senza tetto che hanno occupato i locali. L’assessore comunale al Welfare Abbaticchio ritiene però che i soldi stanziati dalla Provincia siano insufficienti a garantire una diversa sistemazione dei senza fissa dimora. Infatti, ad una prima ricognizione dei costi, effettuata anche con gli altri responsabili governativi, tra cui il Prefetto, servirebbero almeno 100mila euro per garantire un adeguato soggiorno ai circa 80 ospiti della struttura. Al momento la Provincia ha prolungato di un altro mese lo "sfratto", il Comune, invece, ha contattato la Croce Rossa per verificare la disponibilità ad allestire alcuni container per trasferire almeno una trentina di persone. Il bandolo della matasse quindi deve essere sbrogliato dal Comune di Bari, che per bocca dello stesso Sindaco Emiliano, chiede il sostegno di tutte le isituzioni per fronteggiare un’emergenza che coinvolge tutti, a prescindere dagli enti che si governano, ha osservato il primo cittadino.

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari)

GIUDIZIARIA: CASO ESCORT. IL PROCURATORE LAUDATI RISCHIA IL TRASFERIMENTO

Il Csm apre una procedura. L’accusa è di aver aiutato Tarantini e Berlusconi ad eludere le indagini 

Il procuratore capo di Bari Antonio Laudati rischia il trasferimento d'ufficio per incompatibilità perché è accusato dai pm di Lecce di aver aiutato Silvio Berlusconi e l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a eludere le indagini sulle escort. A quanto si è appreso la Prima Commissione del Csm gli ha aperto a maggioranza la relativa procedura. Cinque i voti a favore, contrario solo il laico del Pdl Nicolò Zanon. In questi mesi la Commissione ha compiuto una sorta di pre-istruttoria, ascoltando il procuratore generale di Bari Pizzi e i pm Pasquale Drago, Anna Maria Tosto e Giorgio Lino Bruno. Ora però partirà l'indagine vera e propria, il cui primo atto sarà la convocazione di Laudati perché possa difendersi, anche con l'assistenza di un collega o di un avvocato, dalle contestazioni che gli vengono mosse. Solo al termine degli accertamenti che saranno ritenuti necessari la Commissione deciderà se proporre al plenum il trasferimento del procuratore o l'archivazione delle indagini.

(dal sito www.controweb.it)

LAVORO: CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, SERVONO 300 MILIONI PER IL 2013

Vendola incontra Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sollecitando il Governo a coprire gli arretrati 2012; poi avverte: “Clima molto pericoloso”

“Il governo Monti deve assumersi la responsabilità di trovare subito le risorse per la cassa integrazione in deroga del 2012”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia ieri sera al termine dell’incontro con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Dalla Regione fanno sapere che sono necessari per coprire gli arretrati del 2012 63 milioni di euro, mentre per tutto il 2013 sono necessari 300 milioni di euro “Bisogna chiudere subito la partita della Cassa integrazione in deroga per il 2012 – ha aggiunto il Presidente – perché questa situazione sta determinando sofferenza in tutte le regioni d’Italia con un clima molto pericoloso, un clima di crisi sociale che ha a che fare con l’impossibilità di vivere. “Per quanto riguarda invece la copertura per il 2013 - ha concluso il Presidente - gli ammortizzatori sociali sono un punto interrogativo gigantesco. Però nel frattempo, ha aggiunto, il governo Monti deve tirare subito fuori le risorse per il 2012”. Intanto l’assessore al Welfare Elena Gentile paventa l’ipotesi di scendere in piazza per protestare contro questa situazione.

(dal sito www.controweb.it)

GIUSTIZIA: L’ANM BARI DENUNCIA LA MANCANZA DI RISCALDAMENTO NEGLI UFFICI

Si chiede con urgenza l’intervento delle amministrazioni competenti

La giunta distrettuale dell’associazione nazionale magistrati di Bari denuncia ancora una volta, tramite un comunicato, “la grave situazione delle condizioni ambientali degli uffici giudiziari di piazza De Nicola e di via Nazàriantz”. In particolare, si legge nella nota, nella giornata di ieri, come già avvenuto più volte in passato, gli impianti di riscaldamento non erano funzionanti, causando pesanti disagi agli operatori e all'utenza. L’ANM, infine, “sollecita con urgenza l'intervento delle amministrazioni competenti al fine di trovare una pronta e definitiva risoluzione del problema e segnala che in caso di persistenza delle disfunzioni saranno investiti gli organi di vigilanza preposti per legge”.

(dal sito www.controweb.it)

lunedì 11 febbraio 2013

ATTUALITA’, VERTICE IN REGIONE SU EX CCR, OGGI TAVOLO PER CASSA INTEGRATI

Continua la protesta degli ex lavoratori delle Case di Cura Riunite di Bari in cassa integrazione da 18 anni. E intanto nel pomeriggio, vertice presso la Presidenza della Regione Puglia sulla delicata questione degli ammortizzatori sociali in deroga, in virtù della mancata copertura finanziaria del Governo. Ce ne dice di più, il nostro inviato Roberto Mele.

IL SERVIZIO:
«Va avanti dal 29 Gennaio, sotto i portici del consiglio regionale in via Capruzzi, il presidio di protesta permanente del comitato dei lavoratori dell ex CCR, gruppo sanitario attivo a Bari fino agli anni 90', quando fu travolto dalle inchieste della magistratura barese. Franco Forziati, uno dei promotori del comitato. sentito telefonicamente, ha spiegato che è in corso questa mattina in regione con l'assessore al Welfare Elena Gentile un incontro per trovare altre soluzioni per risolvere la vicenda, come per esempio il prepensionamento, considerata l'età di molti ex dipendenti. "Finchè non vediamo nero su bianco, però - avverte Forziati - rimaremmo in presidio sotto il consiglio regionale". Questa sera, intanto, alle ore 19, il Presidente della Regione Vendola, ha convocato i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil per trattare il tema della cassa integrazione in deroga, che deve essere coperta - afferma Vendola - per una parte importante del 2012 e garantita per tutto il 2013».

(dal Notiziario delle ore 13 di Controradio Bari) 

ATTUALITA’: APRE A BARI COMITATO CASAPOUND, EMILIANO, “VA CHIUSA”

Il Sindaco lo scrive su facebook, spiegando però di non avere i mezzi per intervenire.

Interviene anche il Sindaco Michele Emiliano sulla polemica scaturita dall’apertura di un comitato elettorale di CasaPound nel centro di Bari. Attraverso la sua pagina Facebook il primo cittadino barese risponde agli studenti di Link che avevano chiesto un intervento immediato e attacca senza mezzi termini l’organizzazione neofascista: “A mio parere CasaPound ricostituisce in modo subdolo il disciolto Partito Fascista e merita di essere immediatamente chiusa con relativa apertura di procedimento penale per i suoi capi e dirigenti.” Emiliano puntualizza anche di non poter intervenire in alcun modo: “Nessun mezzo il Sindaco di Bari ha per disporre la chiusura di sedi politiche e nessuno può chiedere a me ciò che è di competenza di Questore, Prefetto, Ministro dell'Interno e Procuratore della Repubblica”. Tra chi ritiene che la sede di CasaPound vada chiusa e chi invece difende il movimento di estrema destra sono centinaia i commenti sulla pagina del Sindaco.

(dal sito www.controweb.it)