Nichi
Vendola, leader di Sinistra, ecologia e libertà e Presidente della
regione Puglia, lunedì 18 febbraio a margine dell'inaugurazione del
nuovo centro di terapia intensiva per i trapianti di fegato al
Policlinico di Bari ha risposto ad alcune domande sulle elezioni e
sulle priorità per il suo partito.
Presidente, siamo nell'ultima
settimana di campagna elettorale. Qual è il suo stato d'animo, anche
in virtù della grande manifestazione di ieri a Milano?
Il mio stato
d'animo è quello di chi cerca di fare il proprio dovere, sia sulla
scena nazionale sia sulla scena regionale. Il mio stato d'animo è
quello anche di una persona molto stanca, perché fare una campagna
elettorale in lungo e in largo per il Paese e non smettere di
occuparsi di alcuno dei dossier della Puglia è molto faticoso.
Ancora qualche giorno...
Si dice che la Lombardia sia l'Ohio
d'Italia e in Puglia, secondo lei, qual è la situazione, anche in
virtù del fatto che Raffaele Fitto ha detto che è una regione in
bilico?
No vabbè...credo
che siano giochini elettoralistici questi. Penso che non c'è mai
stato alcun dubbio sul vantaggio del centrosinistra in Puglia, che è
storico ormai e che è frutto anche della perdita di credibilità e
della caduta della credibilità del blocco di potere del centrodestra
qua in Puglia. Penso che siano le illusioni pre-elettorali. Questo è
un territorio che oggi si presenta al mondo come un sud in
controtendenza, come un sud che ha saputo reagire alla crisi.
Per Sel le priorità restano lavoro
e diritti civili?
Credo che non
siano le priorità per il mio partito, credo che siano le priorità
per milioni e milioni di famiglie. Il lavoro che non c'è, il lavoro
che può sparire, il lavoro che puoi perdere, il lavoro che puoi non
trovare mai è l'angoscia che unifica oggi le generazioni.
L'inquilino sgradito che abita nelle nostre case è il fantasma del
lavoro. Ecco bisogna dare su questo piano la risposta vera, la
risposta importante.
Intervista realizzata per Controradio Bari