Ieri sera all’Absolute Cafè di Policoro (Mt) ospiti di Salotto Muzika
Basilicata due grandi nomi della musica italiana d’autore, riuniti in
un duo davvero esplosivo: Raiz (Almamegretta) e Fausto Mesolella
(Avion Travel). Un concerto del tutto particolare, un nuovo progetto,
Wop (viaggio musicale senza passaporto) che omaggia gli artisti più
amati dai due musicisti campani: dai Rolling Stones ai Pink Floyd, da Battisti a Patty Pravo,
sempre nel segno di quella sensibilità musicale e di quella forza
comunicativa che ha accompagnato tutte le esperienze dei due artisti.
Come è nata questa collaborazione e questa idea di
interpretare le canzoni che più amate e di raccoglierle in questo
progetto chiamato WOP, “viaggio musicale senza passaporto”?
RAIZ:
Wop, l’acronimo di Without passport, nasce sul palco di Rita
Marcotulli, che ha organizzato negli anni scorsi un tributo ai Pink
Floyd al quale abbiamo partecipato. Noi ci conoscevamo già naturalmente,
ma musicalmente poco. Nell’ambito dello spettacolo Rita ha proposto di
fare un duetto e noi avevamo pensato di fare “Shine on you Crazy
Diamond” cantata voce e chitarra. Da quella esperienza è venuta alla
luce la nostra voglia di cantare anche altre canzoni. Così il nostro
spettacolo è nato come un divertimento, poi ci è stato richiesto e lo
portiamo in giro. E’ un’idea di divertimento, che serve anche ad
attraversare la musica che ci piace. E’ un’idea che fa venire altre idee
perché suonando la musica degli altri ti vengono degli spunti per
suonare la tua.
Entrambi avete partecipato al
docu-musical di John Turturro “Passione”, che ripercorre la storia della
canzone napoletana. Cosa rappresenta, invece, nel panorama musicale
italiano oggi, secondo voi, la musica napoletana?
RAIZ: Ieri
la musica napoletana poteva essere vista come il centro della musica
italiana, che aveva ispirato tanta altra musica italiana. Oggi che gli
orizzonti si allargano la vedo come una musica di interconnessione tra
l’Italia e il resto del Mediterraneo. Questo serve anche per spendere
una parola in favore della convivenza e de
ll’assimilazione. In un
momento di razzismo, guerra fra poveri, immigrazione e diritto di
cittadinanza negato potrebbe essere una buona cosa reinte
rpretare la
musica napoletana e del sud Italia in questo tipo di prospettiva.
Siete
entrambi due artisti molto eclettici, a cui piace sperimentare e
collaborare. Con chi ancora non avete collaborato e vi piacerebbe farlo e
perché?
MESOLELLA: Mi piacerebbe lavorare
con Sting o essere chiamato un giorno a suonare la chitarra da Paul
Mccartney… (ride). Mi piacerebbe collaborare con tutti perché questo
progetto rappresenta la possibilità, sicuramente non intellettuale, di
interagire. Infatti noi non pensiamo prima a quello che facciamo. Questo
significa che non esiste nessun tipo di barriera o di confine tra le
culture né tra i generi musicali. Noi passiamo, per esempio, da “Whola
lotta love” dei Led Zeppelin a “Romagna mia” senza passaporto. Lo
spirito di questo spettacolo è molto aperto. E’ anche un piccolo
messaggio innanzitutto per noi stessi, ma anche per tutti quelli che
operano nel mondo dell’arte a non chiudersi in un guscio. E’ la
possibilità del futuro, è l’internet dello spettacolo il nostro: la
libertà di poter navigare nei vari siti.
Quali sono i vostri progetti e i vostri sogni per il 2013?
RAIZ:
Questo spettacolo va avanti indipendentemente dalle nostre vite.
Adesso, con gli Almamegretta, gruppo nel quale sono nato, dopo tanti
anni di separazione, stiamo rimettendo insieme la band, faremo un disco
nuovo che uscirà in primavera e faremo un tour estivo. Quando c’è la
possibilità naturalmente di fare spettacolo con Fausto lo facciamo.
Stasera
siete ospiti della rassegna musicale Salotto Muzika Basilicata,
organizzata dall’etichetta indipendente La Fabbrica di Bologna. Qual è
la vostra idea sul mercato discografico italiano e sul lavoro delle
etichette indipendenti?
RAIZ: Le etichette
indipendenti possono fare tanto, anzi sono solo loro che possono fare.
La rete naturalmente dà una mano. Vendere la musica è molto difficile,
perché la si può ottenere gratis. I dischi sono anche una scusa per fare
live che sono ancora una cosa irriproducibile. Tutta la storia del
reddito e del diritto va riconsiderata. Fin quando si ruba a Lady Gaga o
a Madonna che sopravvivono senza problemi... se rubi le copi, invece,
agli artisti che come noi navigano a vista nel mare dell’underground
non hanno più la forza per riprodurli. Io ho un contratto con una major e
le majors hanno i soldi e cercano di governare il governabile. Dovranno
trasformare assolutamente tutto anche loro.
MESOLELLA: Secondo me si arriverà al punto che gli
artisti non faranno più i dischi. Chi vuole va ad ascoltarli dal vivo,
paga il biglietto e poi se ne va. Questa è una soluzione.
Cosa pensate delle web-radio e qual è il vostro rapporto con i nuovi media come i social network?
RAIZ:
E’ un buon rapporto. L’esperienza degli Almamegretta è stata sempre
molto tecnologica. In realtà i social network hanno aspetti positivi,
ma anche negativi perché tutti commentano da dietro uno schermo, in cui
si può dire qualsiasi cosa senza pudore. E’ una cosa bella e brutta.
MESOLELLA: Io sono aperto a tutte le possibilità
senza fraintendimento di divulgazione dell’arte, che sia la musica o chi
per essa. Il problema non è tanto nel mezzo, bensì nell’onestà
intellettuale e non, ma anche morale di chi gestisce le cose: c’è sempre
l’uomo all’origine delle cose con una filosofia e non il mezzo o il
social network. Bisogna restaurare il vero rapporto culturale tra l’arte
e l’uomo, ci vuole il reinserimento del vero processo filosofico di
apprendimento rispetto a queste cose. Per quanto riguarda tutte le altre
cose che hanno a che fare con la musica, io sono per gli arresti
domiciliari per gli autori di Amici ed Xfactor, perché è lì il danno che
si sta causando facendo credere ai ragazzi che intraprendono questo
lavoro che non si va sul palco a suonare, ma direttamente in
televisione. La musica è tutta bella, dalla A alla Z, bisogna capire
come viene trasmessa e qual è il messaggio che sta dietro le cose.
(dal sito www.ilmetapontino.it)
Questo blog nasce con l’intento di raccogliere tutti i miei articoli “sparsi” nella rete.